Confcommercio: chiudono 260 imprese del terziario al giorno

Negozio di alimentari (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Negozio di alimentari (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

E’ stato un anno nero il 2014 per le aziende italiane, secondo una ricerca di Confcommercio, in particolare per quelle del terziario: in questo settore, nei primi 10 mesi del 2014, sono “sparite 260 imprese al giorno”. L’osservatorio sulla demografia delle aziende ha inoltre constatato: “Sono sempre più numerose le imprese del terziario di mercato che cessano l’attività rispetto alle nuove iscrizioni. Nei primi dieci mesi del 2014, infatti, il saldo tra aperture e chiusure è negativo di quasi 78mila unità e in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-76.489)”.

Nel dettaglio, tra gennaio e ottobre 2014 nei servizi si sono registrate 178.106 cessazioni, a fronte di 100.232 iscrizioni (-77.874); l’unica eccezione è rappresentata dal “commercio ambulante”, che, al contrario, è caratterizzato da un saldo attivo di oltre 1600 iscrizioni. La tendenza negativa è stata confermata “in tutte le Regioni”, ma è stata “particolarmente consistente” nel Mezzogiorno (-26.287 imprese) e nel Nord-ovest(-20.980), anche se, grazie al numero in calo delle cancellazioni, in quest’area geografica è in diminuzione rispetto agli stessi 10 mesi del 2013.

A livello regionale, il saldo negativo si è assottigliato nei primi dieci mesi del 2014, rispetto all’anno scorso, in Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Calabria e Sardegna

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