Padoan: legge di stabilità a sostegno di crescita e occupazione

Il ministro italiano dell'Economia Padoan (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
Il ministro italiano dell’Economia Padoan (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ne è sicuro, la legge di Stabilità è equilibrata ed efficace, “sostiene la crescita l’occupazione e rafforza la sostenibilità dei conti” pubblici. Nel 2015, sostiene infatti il ministro, “i conti pubblici miglioreranno e questo consentirà di dimostrare ai partner europei e ai mercati che l’Italia è un Paese affidabile. Allo stesso tempo, con questa legge di stabilità, abbiamo messo in campo un significativo abbattimento delle tasse che ha pochi precedenti nella storia del Paese“, ha affermato il ministro. Come del resto aveva in più occasioni sostenuto il premier Matteo Renzi. Intervistato al Tg1, Padoan ha ripetuto che con questa legge di stabilità “ci saranno meno tasse, più reddito, più domanda, consumi, quindi più lavoro'”.  “Per le imprese tagli di imposte con pochi precedenti” e sono “finalmente permanenti gli 80 euro di bonus fiscale per i lavoratori, come promesso”, ha sottolineato.

La manovra finanziaria per il 2015 è stata approvata dal Senato con il voto di fiducia all’alba di sabato 20 dicembre, dopo una lunga maratona notturno tra bagarre e polemiche da parte delle opposizioni. Nel frattempo la legge è arrivata a Montecitorio per l’approvazione in terza lettura, dopo le modifiche introdotte in Senato. Nella giornata di ieri è iniziato l’esame della Commissione Bilancio della Camera, che ha approvato il testo del ddl senza modifiche e il voto finale dell’Aula è atteso entro stasera o al massimo domani mattina. Il governo sembra intenzionato a non porre la questione di fiducia come al Senato. Intanto, però, i tecnici di Montecitorio hanno sollevato dei dubbi su alcune norme della legge e chiesto chiarimenti in merito al governo. Se la Camera dovesse approvare nuove modifiche, la legge richiederà un ulteriore passaggio in quarta lettura al Senato, con il rischio che non sia approvata entro i tempi tecnici e che il Paese vada all’esercizio provvisorio. I dubbi dei tecnici riguardano in particolare il bonus fiscale sull’Irap introdotto per i piccoli imprenditori senza dipendenti. Secondo i tecnici di Montecitorio, infatti, “andrebbe acquisita la valutazione del Governo circa la compatibilità con la normativa europea, al fine di evitare eventuali procedure di infrazione, tenuto conto che il beneficio è limitato a specifiche categorie di contribuenti”. Inoltre, sempre secondo i tecnici, occorre valutare possibili “comportamenti elusivi” da parte dei piccoli imprenditori, come il ricorso al lavoro nero, al fine di creare la situazione che dà diritto al beneficio del credito d’imposta.

Intanto, dei 130 emendamenti presentati al testo della manovra, la Commissione Bilancio della Camera ne ha dichiarati inammissibili 50, proposti da Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Sinistra ecologia e libertà. Gli altri 80 sono stati respinti, ora la legge di Stabilità passa in discussione all’Aula di Montecitorio.

V.B.