
Primi sviluppi conseguenti all’inchiesta Mafia Capitale che ha fatto emergere un sistema di stampo mafioso nella gestione degli appalti a Roma per cui sono stati coinvolti amministratori locali, politici e personaggi di spicco della malavita capitolina: infatti, ieri sono stati commissariati due appalti relativi all’Ama.
Il procedimento è stato notificato dal presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone che ha avviato la richiesta di commissariamento di due appalti affidati da Ama al Consorzio Nazionale Servizi, con sede a Bologna e alla Cooperativa Edera, con sede a Roma.
Si apprende che ora le due aziende hanno ora 15 giorni di tempo per presentare un’eventuale memoria e che Cantone chiederà al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, di emettere i relativi decreti di commissariamento.
Intanto oggi, il tribunale del Riesame di Roma dovrà decidere delle posizioni di Franco Panzironi, Sandro Coltellacci, Pierina Chiaravalle, Rossana Calistri, Luca Odevaine, e gli imprenditori Cristiano Guarnera e Giuseppe Ietto che hanno presentato dei ricorsi.
Nuove indiscrezioni
Il caso però sembra lontano dall’essere risolto e ci sono nuove indiscrezioni che vedrebbero coinvolto lo stesso prefetto di Roma. Infatti, è emerso che Pecoraro abbia incontrato Salvatori Buzzi, il titolare della Cooperativa 29 giugno alla quale la “prefettura di Roma diede il via libera alla stipula di una convenzione per la gestione dell’emergenza legata all’arrivo dei profughi a Castelnuovo di Porto”, il più importante centro di accoglienza della Capitale. Ma Pecoraro smentii che l’appalto fu assegnato alla 29 giugno e ha tirato in ballo il nome di Gianni Letta. Lo stesso prefetto, riferendosi ad una intercettazione in cui Buzzi diceva che “col prefetto è andata molto bene” ha infatti commentato: “Penso che le parole di Buzzi siano dovute al fatto che pensava che il dottor Letta sarebbe intervenuto nuovamente”.
Inoltre, è di nuovo emerso il nome del ministro del Lavoro Giuliano Poletti: dopo lo scandalo rientrato della fotografia che lo ritrae ad una cena della 29 giugno assieme a molte persone indagate nell’inchiesta Mafia Capitale, ilfattoquotidiano ha rilevato che sarebbe stato assegnato quest’anno un appalto per le pulizie nelle sedi del Ministero del Lavoro proprio alla cooperativa di Buzzi.
C.D.