Cisgiordania, padre e figlia vittime di un attentato

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Un colono israeliano e sua figlia, Ayala Shapira di undici anni, sono rimasti feriti in Cisgiordania da una bomba incendiaria lanciata contro l’auto su cui viaggiavano. E’ accaduto nell’insediamento ebraico di El Matan, nella regione di Samaria. Le fiamme dell’ordigno hanno avvolto l’abitacolo, la bambina avrebbe riportato ustioni molto serie.
La stessa famiglia era già stata oggetto di un’aggressione. Alcune settimane fa l’automobile della famiglia Shapira era stata colpita da una bottiglia incendiaria che tuttavia non aveva preso fuoco. L’esercito israeliano sta cercando i responsabili nei villaggi. Domenica scorsa in Cisgiordania un bambino israeliano di quattro anni era stato ferito da lanci di sassi. Due settimane un palestinese si era fatto dare un passaggio con l’autostop lungo la strada che collega il villaggio palestinese di Husan con l’insediamento di Beitar Illit, vicino Betlemme. Salito sull’auto di una famiglia israeliana aveva gettato acido contro gli occupanti della vettura, ferendo al viso e agli occhi quattro bambine e i loro genitori. Lo scorso 18 novembre, due uomini armati di asce e armi da fuoco sono netrati in una sinagoga nel sobborgo di Har Nof, a Gerusalemme, provocando sette morti.
In un mese 11 persone sono state uccise in attacchi terroristici da parte dei palestinesi, a Gerusalemme, Tel Aviv e in Cisgiordania.