Beppe Grillo avverte: la gente non ne può più

Beppe Grillo (Filippo Monteforte- Getty images)
Beppe Grillo (Filippo Monteforte- Getty images)

“Abbiamo scritto un libro io, Casaleggio e Dario Fo, l’abbiamo messo in vendita e con i proventi finanziamo gli istituti che hanno bisogno. In questi momenti c’è bisogno non più di discorsi ma di sostanza. Se non ci diamo una mano tra noi le cosiddette istituzioni sono latitanti: se oggi uno non ha qualche soldo da parte è veramente un dramma usare le strutture e quello che mettono a disposizione”, così Beppe Grillo intervenendo lo scorso 20 dicembre presso l’associazione Ageranvi che si occupa di ragazzi non vedenti e ipovedenti a Milano. Il leader del Movimento 5 Stelle non ha mancato di attaccare il governo Renzi: “Prima hanno detto che spostavano le tasse, poi le hanno fatte pagare lo stesso – ha detto Grillo riferendosi agli alluvionati di Genova -: è incredibile questa roba! Come se non ci fossero i soldi, i soldi ci sono: ci sono nel gioco d’azzardo, nelle armi, nelle missioni in Afghanistan, ci sono nei vitalizi che si prendono, nelle super pensioni da 5 mila Euro in su. Hanno la scorta! Tutta quella polizia antisommossa. La gente non ne può più! E quando la gente non ne può più, specialmente le persone per bene, possono perdere il senso del controllo!”.

Il video con Beppe Grillo che parla ai ragazzi di Ageranvi è stato pubblicato ieri sul suo blog. “Sono venuto anche a darvi un po’ di forza – ha detto il leader del M5S -, se posso, quel poco che posso fare, abbiamo bisogno di soldi e cerchiamo di prenderli da qualche parte! Li prenderemo, ma abbiamo bisogno di credere che non sia così il mondo perché se ci adagiamo a sperare, sperare… sento sempre quelli che dicono ‘speriamo eh..’. Basta sperare! Non si spera più, adesso vogliamo le cose! Le dobbiamo avere! Basta sperare! Sperare ti fa stare fermo a dire ‘qualcuno cambierà’. Ce lo cambiamo noi il futuro!”.

Sempre ieri, sul blog di Grillo è uscito un nuovo articolo contro l’euro, che viene paragonato al rublo, la moneta russa in queste settimane in crisi per il crollo del prezzo del petrolio. “Rublo e Euro. Dalla Russia con amore.#Putin” è il titolo del post. “Faremo la fine del rublo se usciremo dall’Euro? Magari! Vorrebbe dire che grazie a una sovranità monetaria riusciremmo a sopravvivere a sanzioni internazionali e crolli della bilancia dei pagamenti mai visti dovuti al petrolio. Se la Russia avesse avuto l”eurorublo’ sarebbe strafallita”, si legge nel blog di Grillo, cui segue l’invito a firmare per la proposta di legge popolare per l’uscita dell’Italia dall’Euro: “Firma e fai firmare per la legge popolare per l’uscita dall’Euro, hai ancora 5 mesi di tempo. Dobbiamo superare il milione di firme”, segue un link alla mappa dei banchetti nei vari Comuni d’Italia.

“Le pagine economiche scrivono da diversi giorni del crollo del valore del rublo prima di risalire grazie agli interventi della Banca Centrale Russa. Cosa è successo in Russia? Nulla. Per paradossale che possa sembrare, non è cambiato nulla. Le sanzioni che Unione Europea e Stati Uniti hanno messo sulla Russia hanno ridotto le esportazioni dei beni diversi da quelli petroliferi, mentre gas e petrolio costano di meno per il crollo dei prezzi avvenuto sui mercati. Il risultato è che il rublo ha perso valore. La Banca Centrale Russa è quindi intervenuta vendendo dollari (più di due miliardi al giorno) per acquistare rubli, in maniera da farne salire il valore. Inoltre è stato aumentato il tasso di sconto del rublo, dal 10,5% al 17% in una sola volta. Tale aumento è un segnale di forza e non di debolezza della Banca Centrale Russa, che dimostra così di difendere il rublo. Inoltre si prepara una legge che impedisca alla gente di portare all’estero le banconote in valuta pesante che possono servire al governo per stabilizzare il rublo e frenare l’emorragia”, così sul blog di Grillo viene spiegata la crisi che sta attraversando la Russia in questi giorni.

Quindi viene fatto il paragone con l’Italia: “Molti, sbagliando o in malafede, affermano che se l’Italia dovesse uscire dall’Euro per stampare la propria moneta, un’Italia senza Euro, sarebbe più debole, e verrebbe colpita ancora più facilmente dalla speculazione del rublo. Questa tesi non sta in piedi. E’ esattamente l’opposto.La speculazione non c’entra nulla. L’esigenza dell’Italia di tornare alla sua sovranità monetaria è invece rafforzata proprio dalle mosse della Russia sul rublo. Questo perché l’Italia è già da tempo in crisi con l’Euro. Quella russa è una crisi di bilancia dei pagamenti esattamente uguale a quella in cui si trovano le economie periferiche europee. Nel caso dell’Italia il calo dell’export è causato da una ridotta competitività dovuta all’Euro che ci obbliga all’austerità sul lato della domanda interna per ridurre le importazioni e tenere la bilancia il più possibile in pareggio. Nel caso russo è il calo del prezzo del petrolio a creare un simile squilibrio nella bilancia dei pagamenti ma è proprio grazie all’intervento della Banca Centrale Russa, alla sua sovranità, che la Russia ha avuto e ha margini di manovra per gestire gli squilibri di bilancia dei pagamenti che sono invece del tutto preclusi all’Italia all’interno della camicia di forza dell’Euro”.

Dopo la critica agli interventi fatti finora dalla Banca centrale europea per contrastare la crisi dell’Eurozona, come i prestiti agevolati alle banche nazionali con la aste Tltro affinché queste finanzino l’economia reale, che però si sono rivelati inefficaci, nell’articolo sul blog di Grillo si legge: “Il punto in discussione qui non è svalutare o rivalutare ma il fatto che la Russia sia libera di farlo, di decidere come usare la propria sovranità monetaria considerando diverse ricette monetarie. Noi invece siamo condannati a morire perché la leva della sovranità monetaria ci è preclusa a priori. In caso di uscita dall’Euro il debito ridenominato diventerebbe immediatamente sostenibile e con l’autorità monetaria nazionale come prestatrice di ultima istanza l’Italia si libererebbe dalla trappola di indebitarsi sul mercato attraverso interessi troppo alti per attrarre quella moneta che non può stampare al suo interno. In caso di uscita, inflazione e tassi resterebbero sotto controllo anche alla luce delle deflazione in cui invece ci troviamo oggi”. Questa l’analisi della situazione economico-finanziaria italiana secondo Grillo.

V.B.