Sulla questione dei marò l’Unione Europea «ha ripetutamente invitato, in questi tre anni, a una soluzione accettabile per l’Italia e per l’India. Le aspettative sono andate deluse, ma vogliamo vedere se vi sono margini d’intesa perché questa situazione è dolorosissima per i due marò, le loro famiglie e l’Italia». A dichiararlo è Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera della Ue nel corso di un’intervista a Repubblica. La riflessione Ministro degli Esteri della Ue non si limita alla presa d’atto di una crisi: delinea, tra le opzione, anche quella del braccio di ferro. La Mogherini ammonisce l’India sulle possibili ricadute di una vicenda che continuasse a non trovare soluzione La crisi – sottolinea – potrebbe incidere sulle relazioni tra Unione Europea ed India e sulla lotta globale contro la pirateria in cui l’Unine Europea è fortemente impegnata» . Un frase, quella dell’Alto rappresentante, che non passa inosservata nonostante non manchino i segnali distensivi che: «Mi auguro che questa vicenda si possa risolvere presto e per il bene di tutti come ho sempre detto in Parlamento, ho usato i mesi da ministro degli Esteri per completare le procedure preliminari all’arbitrato, che hanno richiesto più tempo e lavoro del previsto. Oggi, nella mia nuova posizione, continuo a seguire da vicino questa vicenda che mi sta molto a cuore, in contatto con il governo italiano».
Ma non è solo la questione marò a tenere banco. E’ lo scenario geopolitico globale – osserva l’Alto rappresentante –a rivelarsi frammentario e complicato «Tutti i più gravi teatri di crisi del Pianeta sono ai confini dell’Europa Ucraina, Siria, Medio Oriente, Libia, Africa. Io non credo alla casualità della geografia. Se tutti i focolai di incendio sono alle porte di casa nostra, ci sarà pure una ragione che ci interpella E se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di dare risposte adeguate, queste crisi non potranno che peggiorare. Abbiamo responsabilità di cui ci dobbiamo fare carico. E anche interessi di cui dobbiamo prendere coscienza» dice «Su tutte le questioni occorre far emergerei punti di interesse comune che sono tanti». I ritardi, l’incapacità di una visione d’insieme da parte della Ue hanno aggravato i conflitti. La Mogherini non nasconde le colpe dell’Unione «Se vogliamo cercare la causa di certe carenze, io trovo che sia di natura politica: non abbiamo saputo concentrarci a sufficienza sulla definizione dell’interesse comune». Tuttavia una ritrovata volontà politica sarebbe in grado di far compiere passi considerevoli all’Unione permettendogli di recuperare parte del terreno perduto « Recentemente il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza una risoluzione sul riconoscimento dello Stato palestinese» sottolinea la Mogherini una decisione che «solo un mese prima sembrava impossibile, tanto le posizioni dei gruppi politici erano distanti. Se smettiamo di concentrarci sul passato, sulla nostra storia pesante, e guardiamo di più al futuro, agli strumenti da usare per cambiare le cose, possiamo arrivare a trovare una politica comune». Il Rappresentante Ue non esita ad indicare le priorità: l’Ucraina, il Medio Oriente e la Libia. Ai rapporti con la Russia – in particolare– sarà dedicato il prossimo consiglio dei ministri degli Esteri. Alla domanda “Che cosa pub cambiare?” risponde «Anche a Kiev la domanda che tutti si fanno è: come fare a porre fine al conflitto? La situazione attuale è di grande difficoltà per la Russia sarebbe suo interesse contribuire realmente a porre fine al conflitto. E allo stesso tempo tutti sappiamo che la Russia ha un ruolo importante non solo in Ucraina, ma anche in Siria, in Iran, in Medio Oriente, in Libia Da una parte dunque dobbiamo rafforzare il nostro sostegno all’Ucraina, dove anche la situazione economica interna pub diventare rapidamente molto grave. Dobbiamo aprire un confronto diretto con Mosca sulle nostre relazioni reciproche e sul ruolo che la Russia può avere in altri scenari di crisi» E qui la Mogherini non esita a rivendicare la fermezza della Ue nei confronti di Putin, più risoluta degli Usa, secondo l’Alto Rappresentante: « Gli ultimi dati sul commercio dimostrano che l’interscambio tra Russia ed Europa sta calando mentre quello tra Russia e Usa sta aumentando. Parlo spesso con Kerry e c’è una totale identità di vedute sulla crisi ucraina Una identità di vedute che si estende anche ad altri Paesi, dal Canada al Giappone. E tutti vogliono uscire dalla logica della contrapposizione frontale, del muro contro muro» conclude.
Home News Mondo La Mogherini sui Marò: “Troppi ritardi dall’India, relazioni diplomatiche a rischio”