
“Eravamo sul ponte del traghetto poco lontano dalla reception e sentivamo le nostre scarpe squagliarsi. Fondevano per la temperatura ormai elevatissima”, queste le drammatiche testimonianze che vengono dal traghetto Norman Atlantic e sono riferite dalla televisione greca in queste ore; intanto arriva la notizia, rilanciata dall’agenzia di stampa Adnkronos, secondo la quale ci sarebbe una vittima nell’incidente di questa notte, mentre i feriti a bordo sarebbero due. La persona deceduta sarebbe caduta in mare mentre si trovava su una scaletta di salvataggio.
A distanza di breve tempo dal lancio di agenzia, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, capo reparto operativo della Guardia Costiera, ha confermato che purtroppo il decesso è avvenuto, sostenendo anche che è veritiera la ricostruzione della morte e che il corpo senza vita si trova a bordo di una motovedetta che sta rientrando a Brindisi. La notizia del decesso è stata data alla Bbc anche alle autorità greche, attraverso un ufficiale di marina. Confermato via Twitter dal ministro Roberta Pinotti l’impegno massimo delle autorità italiane: “Le operazioni dedicate a trasbordo passeggeri da nave in fiamme si estenderanno durante notte”. Anche il premier Matteo Renzi è rientrato dalla Toscana a Palazzo Chigi per seguire costantemente la vicenda.
In questo momento, il bilancio delle persone con le maggiori difficoltà parla di 17 persone di cui 6 donne e 3 minori portate a Galatina, in provincia di Lecce, mentre 7 persone di cui una donna incinta, 2 minori e 1 ferito sono a Brindisi. Centinaia le persone a rischio: i numeri ufficiali parlano di 161 persone evacuate dalla nave e 317 ancora a bordo. Nel tardo pomeriggio, la buona notizia che il traghetto è stao agganciato dal rimorchiatore Marietta Barretta partito dal porto di Brindisi
La moglie del comandante
Il sito del ‘Corriere della Sera’ riporta intanto le parole della moglie di Argilio Giacomazzi, 62 anni, il comandante della Norman Atlantic: “Non lo sento da ieri. Ho provato a contattarlo da stamattina. Ma non c’è campo. Impossibile telefonare. Certo, siamo in ansia: con mia figlia siamo qui, davanti al televisore, attendiamo notizie. Come chiunque altro. Nessuno ci ha chiamati sinora. Sì, questa è la prima telefonata che ricevo sinora”.
La donna parla del marito come di “un uomo votato al lavoro, serio. È per mare da quando aveva 21 anni, poi su e giù per gli oceani, acque del circolo polare artico comprese. S è già trovato in situazioni d’emergenza. Però dalla parte dei soccorritori. Fu lui a trainare una nave in difficoltà e a rimorchiarla in porto. Dove? Non lo ricordo. In questo momento sono frastornata”.
E’ già tempo di polemiche
Intanto, è già tempo di polemiche: una è sul lancio della richiesta di aiuto, che sarebbe giunta tardiva; sui social network, infatti, qualcuno sottolinea che tra lo scoppio dell’incendio a bordo e il lancio del primo Sos sarebbe passata mezz’ora. Si tratta ovviamente di una polemica sterile, anche se è probabile che nel giro di qualche ora ne verranno fuori altre.
Resta però il fatto che le operazioni di soccorso sono rese a dir poco complicate dalle condizioni del mare, come spiegato dal ministro della Marina mercantile greca Miltiadis Varvisiotis nelle scorse ore: “L’operazione di recupero è una delle più complicate mai effettuate fino a ora a causa del mare mosso, della forte pioggia e dei venti. La visibilità è scarsa e questo impedisce alle unità della guardia costiera e alle altre navi nell’area di avvicinare il traghetto”.
GM