M5S incalza contro Renzi: “Più tasse per più poltrone”

Fotomontaggio post "Renzie: più tasse più tasse per più poltrone" (screen shot beppegrillo.it)
Fotomontaggio post “Renzie: più tasse più tasse per più poltrone” (screen shot beppegrillo.it)

Nuovo affondo del leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo che su twitter ha lanciato un post pubblicato sul suo blog con un messaggio che titola: “Il ritmo di Renzi: più tasse per più poltrone”. A corredo un fotomontaggio che ritrae il premier in versione clown con una mela stregata in mano.
Il post a firma Parlamento M5S denuncia le manovre messe in atto dal Premier Matteo Renzi che “aumenta le tasse agli italiani, ma tiene intatte le poltrone”.
“Ancora una volta solo slogan e promesse da parte del governo. Mentre da un lato con la legge di stabilità Renzi ha aumentato le tasse per gli italiani (sulla casa, sul lavoro, sulla scuola, sulla sanità, ecc), dall’altra ha mantenuto intatte le poltrone di moltissimi dirigenti e dipendenti di società partecipate ed enti totalmente inutili che costano ai cittadini italiani circa 10 /12 miliardi di euro annui. Quasi quanto il reddito di cittadinanza proposto dal M5S”, prosegue il post.
Nel post vi sono alcuni capitoli: il primo intitolato “Il costo delle poltrone”, seguito da “Gli Enti inutili salvati con aumento delle tasse” e infine gli “Stipendi d’oro” nel quale sono passati in rassegna gli sperperi del governo, secondo il M5S.
Tra i costi segnalati, quello del Cnel che sottolineano i grillini “ci costa 20 milioni di euro l’anno” così come “l’Istituto Nazionale della Montagna che ci costa circa 500 milioni di euro l’anno”.
“Agenzie, consorzi, società partecipate totalmente sconosciute ai cittadini e spesso composti da soggetti non identificabili e non identificati. Molti di questi assolutamente privi di alcuna utilità”, proseguono i cinque stelle che rilanciano denunciando che ve ne sono “ben 1.454 addirittura formalmente inattive secondo l’Istat, nonostante abbiano comunque un cda ben retribuito”.
“Nonostante il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli ne avesse individuati diversi da eliminare con procedura d’urgenza, Renzi ha ritenuto opportuno mantenere in vita molte poltrone, infilando ad hoc norme di salvaguardia nella scellerata bozza della legge di stabilità”, prosegue il post concludendo che “evidentemente mantenere a vita le poltrone, le consulenze, le indennità, i lussi e gli stipendi d’oro porta al governo Renzi voti, consenso e futuri equilibri elettorali. Ciò nonostante molti di tali enti non fanno altro che alimentare corruzione e concussione. Altro che carrozzoni da cancellare o tagli da applicare”.
“Solo slogan da parte di Renzi. Null’altro. Ai cittadini, purtroppo, solo ulteriore tasse e imposte. Nel frattempo il M5S si batterà con tutte le proprie forze per spazzare via definitivamente caste e privilegi e per ridare, con responsabilità, davvero senso alle Istituzioni”, rilanciano i parlamentari cinque stelle.

C.D.