L’Eurozona cade in deflazione

La cancelliera tedesca Merkel e il presidente della Commissione Ue Juncker (Carl Court/Getty Images)
La cancelliera tedesca Merkel e il presidente della Commissione Ue Juncker (Carl Court/Getty Images)

La previsione di Mario Draghi è stata confermata: l’Eurozona è entrata in deflazione. A dicembre 2014, comunica Eurostat, il tasso di inflazione dei 18 Paesi dell’Eurozona è sceso a -0,2%. Quando l’inflazione diventa negativa si ha infatti la deflazione, dovuta ad un calo dei prezzi dei beni di consumo, che è indice di profonda crisi dell’economia. Del resto anche l’inflazione tedesca è scesa a dicembre a +0,1%, facendo segnare il livello minimo dal 2009. Invece, la Banca centrale europea aveva fissato l’obiettivo dell’inflazione al 2%, in ossequio al proprio mandato che è quello di mantenere la stabilità dei prezzi. Un obiettivo clamorosamente fallito dalla istituzioni europee e dai tedeschi restii a qualunque intervento di politica monetaria ed economica espansiva per il timore di far crescere troppo l’inflazione. E infatti si vedono i risultati.

Ora, la situazione apre per forza la via al quantitative easing, ovvero all’acquisto massiccio di titoli di Stato da parte della Bce a più riprese annunciato da Draghi. E anche i tedeschi questa volta non potranno dire di no. Anche se c’è il rischio che l’operazione possa arrivare tardi e non sortire gli effetti sperati, come ha scritto il Financial Times. La decsione da parte della Banca centrale eurooea sulle misure non convenzionali per contrastare la bassa inflazione sarà presa alla riunione del consiglio direttivo del 22 gennaio prossimo.

Intanto dalla Commissione europea tentano di minimizzare: “Dati negativi temporanei sono diversi da una deflazione permanente e a ampio raggio di prodotti. Pensiamo che questo dato sia condizionato dal crollo dei prezzi dell’energia e stimiamo che nel breve termine i prezzi torneranno a salire”. La Commissione Ue esprime dunque fiducia.

L’area euro è in deflazione per la prima volta da 5 anni. Lo scorso novembre l’inflazione nell’Eurozona era scesa a +0,3 dallo 0,4 di ottobre. Sul calo dell’inflazione pesa soprattutto la pesante diminuzione dei prezzi energetici, a causa del crollo del prezzo del petrolio.

V.B.