Intervista a Marco Palvetti: a Scampia le riprese della nuova Serie di Gomorra

Marco Palvetti (Getty Images)
Marco Palvetti (Getty Images)

 

Oggi per la sezione “Interviste Esclusive” abbiamo sentito Marco Palvetti, il “Salvatore Conte ” di Gomorra. Nato a Pollena Trocchia, in provincia di Napoli, fin da piccolo ha partecipato a diverse rappresentazioni teatrali amatoriali che insieme allo sport (calcio e rugby) sono i pilastri della sua adolescenza. Tra il 2005 e il 2007  ha frequentato per due anni il corso di recitazione cinematografica Cinemafiction. Nel 2005 ha lavorato in tv ne “La Squadra”. A 18 anni si è trasferito a Roma dove ha frequentato l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e nel 2010 si è diplomato  come allievo attore.

Nel 2013 è socio fondatore della compagnia teatrale under 35 Bluteatro, a Roma. Nel 2014 è protagonista della serie televisiva “Gomorra – La Serie”, dove è diretto da Stefano Sollima e Claudio Cupellini. Sarà impegnato nella stagione autunno/inverno 2014 nella ripresa della tournée teatrale dello spettacolo di successo “Nuda Proprietà’” di Lidia Ravera con Lella Costa e Paolo Calabresi, per la regia di Emanuela Giordano.

Abbiamo voluto ascoltarlo per farci raccontare tutto di lui

Partiamo dal principio. Cosa ti ha spinto a fare l’attore e dove ai mosso i primi passi della tua carriera?

Da piccolo volevo fare il calciatore. Ho giocato a calcio per 13 anni (da quando avevo 5 anni), ma dentro di me c’era gia qualcosa che spingeva in una direzione diversa, un’esigenza diversa che in principio si è espressa in recite amatoriali e in un cortometraggio fatto alle scuole superiori. Poi mi ricordo che un giorno, per caso, mi capitò tra le mani un volantino che pubblicizzava una scuola di recitazione cinematografica a San Giorgio A Cremano. Tornai a casa e dissi “Papà vorrei farlo….” E i miei, che mi hanno sempre appoggiato nelle mie scelte anche facendo dei sacrifici, mi dissero di si. Avevo 17 anni. Pian piano compresi quali erano le scuole più importanti in Italia e a 18 anni, dopo gli esami di stato (io sono un perito informatico!), decisi di provare ad essere ammesso all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, a Roma. Fui ammesso! Da lì cominciò un altro capitolo della mia vita. Venivo da un periodo molto particolare, avevo avuto un incidente che poteva costarmi la vita e qualunque mia sicurezza si era sgretolata. Rasentavo la depressione insomma! Trasferirmi a Roma poteva significare dare una svolta alla mia vita, ritrovare qualcosa di me e scoprire altro. E così è stato!

 

Hai frequentato l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Raccontaci di quest’esperienza.

Sono stati tre anni molto importanti (dal 2007 al 2010) in cui ho avuto la possibilità di esplorare il mio potenziale e di far sbocciare dentro di me la voglia di vivere le vite degli altri. E’ un allenamento costante che ti prepara a quello che poi sarà il mondo del lavoro. In Accademia o come in qualunque altra scuola è fondamentale la disponibilità dell’allievo a destrutturare le proprie certezze per mettersi in gioco e scoprire sorprendendosi. Consiglierei a tutti questa scuola. A me ha dato tanto e non lo dimenticherò mai.

 

Marco Palvetti
Marco Palvetti

Nel corso della tua carriera hai avuto modo di fare tanto teatro e tornerai sul palco nei prossimi mesi con lo spettacolo ‘Nuda Proprietà’. Ti è mancato il palcoscenico in questi mesi?

No, perché per me fare Cinema e fare Teatro è come coniugare lo stesso verbo in due maniere diverse: anche se i “tempi” e i “modi” cambiano, la matrice è la stessa, il fuoco e l’esigenza che l’attore ha dentro non cambia. È tradotta in modo diverso, ma sta tutto alla sensibilità dell’attore in relazione al mezzo comunicativo. Il Cinema e il Teatro sono a mio avviso degli ambienti di lavoro tra i quali avviene uno scambio costruttivo costante. Definirli fino a separarli è a mio avviso un errore che può limitare sia l’approccio al lavoro dei singoli che il prodotto finale.

 

Passiamo a Gomorra. Salvatore Conte, personaggio particolare. Un boss, amante della musica classica e molto credente. Come ti sei trovato a recitare questa parte? 

Da attore mi sono letteralmente innamorato del personaggio di Salvatore Conte fin dalla prima lettura della sceneggiatura. Mi ha dato tante possibilità espressive e credo che anche “lui” sia stato contento di incontrarmi! Ci siamo fidati l’uno dell’altro, anche se da spettatore non avrei mai voluto una vita come la sua! Infatti fuori dal set non ci “incontriamo” mai! ahahahahhhaha

 

Marco Palvetti
Marco Palvetti

Come è stato lavorare in questo progetto importante?

Il mio approccio è stato uguale a quello che avrei avuto per progetti meno “importanti”. Non mi piace definire i progetti importanti o meno. Sono le persone che ci lavorano a rendere i progetti importanti. Questo approccio credo che permetta di assicurare sempre la qualità al proprio lavoro.

 

Come hai vissuto l’impatto sul pubblico e la fama conquistata dopo il successo della serie? Te lo aspettavi?

Ho vissuto il dopo Gomorra – La Serie con la voglia di considerarlo un altro step della mia vita e della mia carriera, quindi con responsabilità e con la consapevolezza che dare qualità al proprio lavoro ha fatto, fa e farà sempre la differenza.
Non me lo aspettavo ma semplicemente per il fatto che non mi ero mai posto la domanda “Gomorra – La Serie mi renderà famoso?”. Ho sempre cercato di dare il massimo per fare bene e più che bene il mio lavoro. Se la fama e il successo sono una conseguenza allora si, sono i benvenuti!!

 

Cosa ti ha lasciato “Gomorra” dal lato artistico e dal lato umano?

Incontrare sul set dei grandi professionisti ti fa crescere molto e ti nutre. Inoltre farlo avendo tra le mani un tema così delicato e attuale come quello trattato nella serie, ti fa riflettere e non poco!

 

Com’è stato lavorare con Sollima?

Stefano Sollima è una persona eccezionale prima di essere un grande regista. Non è stato l’unico regista della serie e credo sia doveroso ricordare anche Claudio Cupellini e Francesca Comencini poiché questi tre registi hanno diretto qualcosa che sta facendo la storia del cinema italiano.

 

Salvatore Conte (Marco Palvetti)
Salvatore Conte (Marco Palvetti)

E’ stata annunciata la seconda serie, quando inizierete a girare e come ti immagini il futuro di Salvatore Conte?

In primavera cominceranno le riprese della seconda stagione. Un finale così aperto lascia spazio a tutte le possibilità! Io e “Salvatore” aspettiamo senza crearci troppe aspettative. Nella prima stagione ci siamo divertiti insieme e speriamo entrambi di potervi regalare altre emozioni! 😉

 

Quali sono i tuoi progetti futuri oltre a Gomorra?

Parteciperò con uno spettacolo alla rassegna teatrale Short Theatre che si terrà a Roma a settembre e a novembre partirò con la seconda tourneè (sarò anche a Roma) dello spettacolo di successo “Nuda proprietà”, diretto da Emanuela Giordano e sarò in scena con Lella Costa, Paolo Calabresi e Claudia Gusmano.
Inoltre ci sono un po’ di cose in cantiere di cui non parlo per scaramanzia poiché sono in fase di definizione!
Comunque sul mio sito (www.marcopalvetti.com) e sulla mia pagina Facebook ci saranno di volta in volta tutti gli aggiornamenti sui miei prossimi lavori.

Grazie Marco per la bella chiacchierata

Grazie a te Michele e un saluto ai lettori di Direttanews.it

Michele D’Agostino Direttanews.it