Quanti di noi si chiedono cos’è la felicità? Quanti di noi la cercano? Ma come si raggiunge?
Molti filosofi e artisti, in passato e ancora oggi, hanno cercato di descrivere il segreto della felicità. Non abbiamo risposte certe, ma forse ci siamo vicini, infatti secondo una ricerca dello University College of London, la felicità si sintetizza in una formula matematica.
In realtà la formula non descrive la soddisfazione complessiva per la vostra vita, ma calcola il livello di felicità quando vinciamo o perdiamo un premio in un semplice gioco. Non è molto, ma è un bel passo.
La felicità sembra essere maggiore non quando diciamo che le cose vanno bene, ma quando vanno meglio del previsto. Praticamente sono le attese stesse a determinare il livello di felicità, più che i risultati.
Ma come è stata ricavata la formula? I ricercatori hanno fatto degli esperimenti con un gruppo di volontari a cui è stato fatto giocare un gioco di fortuna all’interno di una macchina per la Risonanza Magnetica Funzionale. I soggetti facevano scommesse con diversi livello di rischio, che comportavano vincite o perdite di denaro. Ogni tre turni il volontario dava anche un giudizio della propria felicità, in modo da incrociare i dati con la risonanza magnetica.
La formula è stata elaborata e testata su 18.000 soggetti, grazie ad un applicazione sugli smartphone, confermando i risultati ottenuti in laboratorio e confermando quindi la validità della formula.
Attenzione però, aspettarsi il peggio per essere sorpresi positivamente non è comunque una buona strategia per la felicità: insomma aspettarsi il peggio causa una sofferenza continua finché non capita qualcosa di meglio.
La certezza secondo i ricercatori è che creare grandi aspettative rende difficile soddisfare le persone, e in molti casi ridurre le aspettative può concretamente aumentare la soddisfazione delle persone per i risultati ottenuti.
Giovanni Remigare