Angela Merkel gela la Grecia: no al taglio del debito

Angela Merkel e il vice cancelliere Sigmar Gabriel (TOBIAS SCHWARZ/AFP/Getty Images)
Angela Merkel e il vice cancelliere Sigmar Gabriel (TOBIAS SCHWARZ/AFP/Getty Images)

Dopo le preoccupazioni espresse dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz e a seguito del teso vertice ad Atene tra il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, e il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem , sulla questione del debito della Grecia interviene decisa la cancelliera tedesca Angela Merkel. E si tratta di un intervento netto e chiaro: no alla riduzione del debito per Atene.

La cancelliera tedesca spiega bene il motivo della sua posizione in un’intervista all’Hamburger Abendblatt: “C’è già stato un condono volontario del debito da parte dei creditori privati, le banche hanno già cancellato miliardi del debito greco. Non vedo una nuova cancellazione del debito“. Merkel dunque ribadisce quanto già dichiarato dal suo Ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, che aveva definito “un divorzio dalla realtà” l’ipotesi del taglio del debito greco. “Siamo difficili da ricattare”, aveva avvertito Schaeuble, aprendo ad una possibilità di prolungamento del programma di aiuti alla Grecia solo se “collegato a una chiara disponibilità della Grecia a realizzare le riforme concordate”, aveva sottolineato il ministro tedesco. “In Germania, come in altri Paesi, aspettiamo di vedere con quale impostazione il nuovo governo greco verrà da noi”, ha aggiunto Merkel.

L’Europa mostrerà nuova solidarietà per la Grecia, come per altri paesi particolarmente colpiti dalla crisi, se questi Paesi intraprendono le riforme e le misure di risparmio“, ha sottolineato la cancelliera tedesca. “L’obiettivo è, adesso come prima, che la Grecia resti membro dell’Eurozona“, ha precisato Merkel nella sua prima intervista dopo la vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni politiche in Grecia.

Parole chiare e decise che arrivano all’indomani del difficile incontro tra il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem e il ministro delle finanze greco Varoufakis, il quale ha detto senza mezze misure che la Grecia non ha più alcuna intenzione di collaborare con la troika e di rispettare gli accordi stretti dal precedente governo guidato dall’ex premeir Antonis Samaras, così come ha annunciato che non chiederà l’estensione del programma di aiuti finanziari, in scadenza il 28 febbraio prossimo. Una scelta molto azzardata, visto che la Grecia rischia di rimanere senza liquidità e con i titoli di Stato in scadenza a luglio e agosto, con ben sei miliardi di euro da restituire alla Banca centrale europea. I titoli del debito pubblico greco, infatti, esclusi dall’investment grade, sono posseduti quasi interamente dalle istituzioni come Bce e Fmi e dai singoli Paesi europei. All’Italia, tra prestiti tramite il Fondo Salva Stati e acquisti di bond sovrani dovrebbero essere restituiti oltre 40 miliardi di euro.

Le preoccupazioni dell’Unione europea

Non rispettando gli impegni presi con il memorandum, Alexis Tsipras “mette il suo Paese in pericolo”, ha ammonito Schulz in un’intervista a Der Spiegel, invitando i greci ad “essere realistici”: “Le promesse elettorali vengono mantenute raramente e non ci sono elefanti rosa che sanno suonare la tromba”, ha detto con una colorita metafora il presidente del Parlamento europeo.

Nei giorni scorsi anche il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker aveva escluso categoricamente l’ipotesi di una cancellazione del debito greco. “Rispettiamo il suffragio universale in Grecia, ma la Grecia deve rispettare gli altri, le opinioni pubbliche e i parlamentari del resto dell’Europa”, aveva detto Juncker in un’intervista a Le Figaro.

Il commissario europeo agli Affari economici,
Pierre Moscovici, ribadisce in un’intervista alla Bbc: “Faremo di tutto” per evitare che la Grecia lasci l’eurozona, ma Atene deve rispettare gli impegni presi dai governi che hanno preceduto l’esecutivo Tsipras. “Crediamo che il posto della Grecia sia nell’eurozona, l’euro ha bisogno di Atene”, ha sottolineato Moscovici. “Il nuovo governo greco deve dire chiaramente cosa intende fare”, ha avvertito.

Sulla situazione greca ieri sera si è tenuta una cena informale a Strasburgo tra Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz.

Yanis Varoufakis a Parigi

Nel frattempo, il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis ha anticipato a domani la sua visita a Parigi in programma per lunedì. Varoufakis incontrerà domani pomeriggio l’omologo francese Michel Sapin.

V.B.