Roma: aggredito e rapinato l’ex capo della Gdf

Generale Cosimo D'Arrigo e sulla destra il General Roberto Speciale (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Generale Cosimo D’Arrigo e sulla destra il General Roberto Speciale (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

A una settimana di distanza dall’aggressione che ha portato alla morte un medico residente alle porte di Roma, ancora violenza nella capitale. Solo Tre giorni fa era toccato alla moglie dell’ex senatore del Partito comunista, giornalista e sindacalista Emanuele Macaluso, Vincenza Maria D’Amelio

Ancora una rapina violenta in casa

Stavolta ad essere aggredito e derubato assieme alla moglie è stato l’ex comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale, noto alle cronache per i suoi meriti militari, ma anche per lo scandalo sull’uso di un aereo del Corpo per trasportare spigole.

LA CRONACA DELL’AGGRESSIONE

La rapina è avvenuta sabato sera  intorno alle 20. Speciale stava rientrando a casa, i tre banditi  l’hanno sorpreso in giardino e costretto ad aprire la porta di casa minacciandolo con una pistola, forse una scacciacani.

Il generale, 71enne, è stato aspettato da tre malviventi, a volto coperto, armati di pistola nel giardino dell’abitazione all’Infernetto, zona residenziale di Roma sud: “Mi chiamavano per nome, sapevano chi ero”. Ha raccontato il generale agli iquirenti e, stando al loro accento, i tre erano dell’Est.

“Prima ci hanno legato polsi e piedi con delle fascette di plastica, imbavagliati e fatti seder sul divano. – ripercorre quegli attimi terrificanti Speciale– Poi hanno letteralmente messo tutto a soqquadro, hanno preso oro, gioielli, argenteria. Chiedevano della cassaforte, hanno slegato mia moglie e glie l’hanno fatta aprire. La cosa che mi dispiace maggiormente è che si siano presi i gioielli di Maria e le mie medaglie, le onorificenze, ne avevo a decine con la mia lunga carriera”. I due coniugi sono stati poi legati nuovamente, questa volta con le cravatte del comandante.

I rapinatori non hanno fermato la rapina finché l’auto della moglie del finanziere, una Toyota parcheggiata in giardino, non era piena di oggetti: “Volevano prendersi persino il nostro cagnolino, un piccolo pincher, per fortuna hanno desistito. Mi hanno lasciato anche la fede nuziale, per il resto hanno preso tutto. Ci hanno slegato dopo due ore e 20 minuti di arancia meccanica”.

Al vaglio degli inquirenti in queste ore la cerchia delle persone che recentemente sono entrate in contatto con il generale e la moglie e le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Sotto la lente d’ingrandimento anche gli spostamenti effettuati ieri dall’uomo. Ancora non è stato qualificato il valore della merce che i malviventi sono riusciti a rubare.

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MD