Boko Haram all’attacco: altri morti in Nigeria

Boko Haram Nigeria
Miliziani antiterrorismo pronti a combattere Boko Haram (Mohammed Elshamy/Getty Images)

In Nigeria la situazione è ormai da tempo degenerata. Boko Haram, l’organizzazione terroristica jihadista che da anni semina terrore in Nigeria, è partita di nuovo all’attacco della città di Maiduguri. Già una settimana fa avevano tentato di impossessarsi della città, ma la battaglia, finita con un pesantissimo bilancio di vittime, li aveva visti uscire sconfitti. Ora un altro tentativo di conquistare questo punto strategico nel nord-est del Paese, area in cui i terroristi islamici stanno cercando di consolidare ed espandere il Califfato. Maiduguri tra l’altro è la capitale dello stato di Borno, ha oltre 1.200.000 abitanti e i terroristi vorrebbero che diventasse la capitale dello Stato Islamico. Dalle prime notizie che arrivano dalla Nigeria sembrerebbe tuttora in corso lo scontro tra miliziani ed esercito. Si parla già di decine di vittime e almeno 40 feriti, ma il bilancio sembra destinato ad aumentare.

Nel frattempo la situazione nel Paese è estremamente caotica perché la gente non ne può più degli attacchi di Boko Haram, ma soprattutto non tollera più l’immobilità del presidente nigeriano Goodluck Jonathan che sembra più interessato alla propria rielezione a capo del Paese piuttosto che a compiere azioni atte a fermare i terroristi. Il presidente è stato contestato e preso a sassate da centinaia di persone inferocite a Yola, persone normali, semplici cittadini stanchi di politiche economiche all’insegna della diseguaglianza ma soprattutto esasperati dall’apparente impotenza dello Stato nigeriano davanti ai miliziani di Boko Haram. I soldati nigeriani non possono, non riescono o non vogliono proteggere  le migliaia di persone costrette a fuggire dalle proprie case per l’arrivo dei terroristi e, paradossalmente, a combattere Boko Haram si trovano ora soldati stranieri, soprattutto ciadiani e camerunensi. E’ stato merito loro infatti se nei giorni scorsi Biko Haram ha perso alcuni villaggi e alcune città che aveva conquistato. Ma la lotta è impari e se il governo nigeriano non cessa la propria inerzia sarà difficle portare avanti una lotta adeguata ai terroristi. Resta un dubbio che tanto scandalizza i cittadini nigeriani: perché l’esercito nigeriano non usa le sue forze aeree da combattimento (tra cui due caccia italiani, 12 giapponesi e alcuni elicotteri da combattimento russi) per braccare i jihadisti?

F.B.