Stato Islamico, bruciato vivo l’ostaggio giordano

Miliziani con bandiera Isis (TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images)
Miliziani con bandiera Isis (TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images)

E’ stato arso vivo Muad Kasasbeah, il pilota giordano catturato il 24 dicembre dai miliziani dello Stato Islamico; le terribili immagini sono state diffuse in un video, nel quale si vede l’ostaggio in una gabbia, che prima viene bruciato vivo e poi viene sepolto. Appresa la notizia dell’uccisione del suo connazionale, Re Abdallah di Giordania ha interrotto la sua visita negli Stati Uniti, rientrando in patria. Dato per morto ai primi di gennaio, il pilota era diventato oggetto di scambio con l’aspirante kamikaze qaedista Sajida al-Rishawi, detenuta ad Amman.

Fallita la trattativa per lo scambio, gli jihadisti avevano preannunciato in maniera brutale la loro decisione: “Se ne andrà con il sole”. E’ stata Rita Katz, direttrice di Site, la prima a mostrare via Twitter le prime immagini dell’esecuzione, poi il video è stato messo online. Negli ultimi fermi immagine del video, si vedono i resti di un corpo carbonizzato, poi il cadavere che viene sepolto da un bulldozer sotto le macerie. A orrore, nel frattempo, si aggiunge orrore: secondo Arabic Sky News, che cita fonti del governo giordano, Sajida al-Rishawi e altri cinque terroristi in carcere in Giordania saranno giustiziati entro qualche ora in una sorta di macabra rappresaglia.

Fermo il monito del presidente americano, Barack Obama, in una dichiarazione seguita alla diffusione sul web del filmato, nella quale ha spiegato che se il video fosse autentico, gli Stati Uniti e la coalizione internazionale “raddoppierebbero la vigilanza e la determinazione” per far sì che lo Stato islamico sia sconfitto. “Se il video dell’ostaggio giordano fosse reale, sarebbe un’ulteriore indicazione della brutalità e della barbarie dell’organizzazione” terroristica, ha ribadito Obama, dicendosi certo che l’ideologia dell’Isis è destinata a fallire.

 

GM