Amman, Rania di Giordania manifesta contro l’Isis

Rānia di Giordania Isis
Rānia di Giordania (Jordan Pix/ Getty Images)

Lo sdegno per il martirio di Muath al Kassasbeh non sembra placarsi in Giordania. Oggi ad Amman dopo la preghiera del Venerdì una folla ha sfilato nel centro della città per manifestare solidarietà alla famiglia del pilota. La regina Rānia di Giordania era con loro e teneva in mano una foto del militare ucciso con la scritta in arabo: “Muath è un martire del diritto”. Poco prima Re Abdullah II e sua moglie avevano incontrato la famiglia del militare. La vedova, Anwar Tarawneh, ha ricevuto l’abbraccio e le condoglianze delle regina.. La giovane donna è stata sposata a Muath solo cinque mesi. Un’immagine ha ritratto la regnate, nel velo bianco del lutto, mentre abbraccia una bambina parente del pilota ucciso. Ieri Rānia e re Abdullah si erano recati ieri a Aye, la località nella regione di Karak che ha dato i natali a Muath al Kassasbeh e luogo di origine di una delle più influenti tribù giordane. Abdullah ha promesso ai familiari del ragazzo che l’azione dello Stato Islamico sarebbe stata vendicata. Quando alcuni jet militari hanno sorvolato l’area, Abdallah ha detto al padre del pilota, Safi al Kassasbeh, che tornavano da Raqqah, dove avevano bombardato le postazioni dell’Isis. Ieri sera l’aviazione giordana sarebbe tornata anche a colpire Mosul.

I raid di Amman contro le postazioni dello Stato Islamico sono «solo all’inizio» ha detto oggi il ministro degli Esteri giordano Nasser Judeh intervistato dalla Cnn, perché Amman colpirà «l’Isis ovunque» in Siria e Ira. La Giordania sta «alzando la posta in gioco» ha detto, inseguendo i militanti «con qualsiasi mezzo abbiamo». L’esercito di Amman ha riferito di avere dispiegato decine di caccia contro lo Stato islamico in Siria, bombardando depositi di munizioni e campi di addestramento. Un video ha mostrato alcune parole scritte a mano dai piloti giordani sulle bombe caricate sui caccia prima di lanciare la rappresaglia: «Mostreremo loro l’inferno», «Non pensiate che Dio sia all’oscuro di quello che state facendo». Dopo la missione, i caccia hanno sorvolato la città natale del pilota. «Pagheranno per ogni capello di Muath» ha dichiarato l’aviazione giordana in un comunicato. L’operazione è stata definita «Martire Muath» e potrebbe presto essere seguita da un intervento di terra: una scelta che dovrà compiere Re Abdullah II e che in realtà potrebbe già aver compiuto. Secondo al Jazeera truppe dell’esercito giordano sarebbero schierate “in forze” lungo la frontiera con l’Iraq nella regione di Al Anbar, dove e’ diffusa la presenza dell’Isis. L’esercito di Amman si e posizionato a Ruwaished di fronte alla città di frontiera irachena di Trebil.

Armando Del Bello