Grecia, Eurogruppo: no a prestiti ponte. Schaeuble: troika necessaria

Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem (ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)
Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem (ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

Stroncata la proposta del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis su un accordo ponte da qui a giugno per dare tempo al nuovo governo di Atene di elaborare un programma di risanamento e riforme per la Grecia. L’Eurogruppo ha detto no, per bocca del suo presidente Jeroen Dijsselbloem. “Non facciamo prestiti ponte“, ha detto seccamente Dijsselbloem, nel corso di una conferenza all’Aja, ai giornalisti che gli chiedevano sulla proposta di Varoufakis e Tsipras all’Europa.

Dopo i rifinanziamenti chiusi alle banche greche da parte della Bce, si stringe la stretta dell’Eurozona sulla Grecia. Come aveva annunciato la cancelliera tedesca Angela Merkel, i Paesi dell’euro sono dunque sostanzialmente d’accordo sulla posizione da assumere nei confronti della Grecia: nessun taglio del debito pubblico, aperture verso la concessione di più tempo ad Atene ma a patto che vengano rinnovati gli impegni con la troika Ue-Bce-Fmi. Ora arriva anche il rifiuto della concessione di un prestito ponte in attesa che Tsipras e il suo governo raggiungano un nuovo accordo finanziario con i Paesi dell’Unione europea, ma senza coinvolgere la troika. “I paesi dell’aerea euro non concederanno alla Grecia un prestito ponte per tenerla a galla mentre il governo del premier Tsipras tenta di rinegoziare i termini di un nuovo accordo finanziario con l’Ue“, è stata la secca dichiarazione del presidente dell’Eurogruppo. Per la Grecia, dunque, la situazione di fa sempre più difficile e il braccio di ferro con l’Unione europea continua.

Nel frattempo, è stata confermata per il prossimo 11 febbraio la convocazione di una riunione straordinaria dell’Eurogruppo sulla Grecia, alla viglia del Consiglio europeo e nello stesso giorno in cui la Bce smette di accettare i titoli di Stato greci come garanzia dei prestiti alle banche elleniche. L’Eurogruppo discuterà degli aiuti alla Grecia.

“Non si può semplicemente dire: ‘Non ci atteniamo alle condizioni sottoscritte, ma abbiamo bisogno di soldi‘”. Le condizioni accordate alla Grecia nel programma di aiuti sono state “oltre ogni misura generose. Cosa direbbero gli altri Paesi sottoposti a vincoli molto più stringenti?”, è stata l’ultima stoccata alla Grecia del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che torna a ribadire la necessità di un ritorno della troika Ue-Bce_fmi ad Atene per portare a termine con il nuovo governo il programma di aiuti e il piano di riforme. Il programma di aiuti alla Grecia, ha continuato Schaeuble, “ha avuto più successo di quanto ne abbiano avuto i responsabili politici greci in molti anni. Io lodo i successi della Grecia evidentemente di più di quanto non facciano molti greci”, ha rimarcato il ministro tedesco, aggiungendo: “Per molti anni, fino allo scoppio di questa crisi, la Grecia ha vissuto molto al di sopra delle proprie possibilità. Finchè i mercati finanziari hanno detto: ‘Non ci fidiamo più di voi e non vi diamo più crediti’. E dunque hanno dovuto chiedere aiuti per finanziarsi. Ora dicono che non gli si doveva dare tanto credito. Beh, scusate?”, ha commentato perplesso Schaeuble. “Ora la Grecia vuole alzare il salario minimo sopra il livello di altri Paesi europei. Poi sarà difficile spiegare ai contribuenti di quegli altri Paesi che tale misura si finanzia a spese del loro bilancio pubblico”, ha avvertito. La Grecia, ha concluso Schaeuble, “è incappata in questa crisi per via dei proprie mancanze“: “Rispetto le scelte degli elettori greci, ma rispetto anche gli elettori tedeschi e quelli degli altri Paesi europei”.

Infine, il Ministro dell’Economia italiano Padoan ha definito “opportuna e necessariala decisione della Bce di bloccare la concessione di liquidità alle banche greche, “in un quadro di regole che vanno rispettate”. Sulle posizioni ei Paesi europei riguardo alla Grecia, Padoan ha affermato: “Nell’Eurogruppo e nell’Ecofin non c’è un conflitto tra squadre. Si ricerca una soluzione condivisa“. Padoan comunque esclude un’uscita della Grecia dall’euro: è “fuori luogo”, ha sottolineato.

V.B.