
Ottimistiche previsioni sull’economia italiana da parte del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco per quest’anno e per il prossimo. Come già aveva anticipato la stessa Banca d’Italia nei giorni scorsi, l’economia italiana quest’anno crescerà sopra le attese al quantitative easing lanciato dalla Bce di Mario Draghi l’economia dell’Italia: “La crescita nei prossimi mesi sarà significativamente superiore alle ultime previsioni“, aveva dichiarato il vicedirettore generale Fabio Panetta a fine gennaio. Le ultime stime dell’istituto, risalenti a metà gennaio, erano state riviste in ribasso, con un Pil a +0,4% nel 2015 e +1,2% nel 2016. Bankitalia aveva parlato di “crescita modesta” per l’Italia nel 2015, ma ora sembra averci ripensato.
Banca d’Italia alza le previsioni sulla crescita, con il Pil che passa da +0,4%(dell’ultima stima) a oltre 0,5% nel 2015 mentre va da +1,2% a sopra l’1,5% nel 2016. Merito di questi miglioramenti le misure adottate dalla Banca centrale europea lo scorso 22 gennaio, con il lancio dell’operazione di immissione di liquidità nel sistema dell’Eurozona per 60 miliardi di euro al mese in acquisti di titoli privati e di Stato, dal prossimo marzo fino a fine settembre 2016. “Le ulteriori variazioni dei tassi di cambio derivanti dalle nuove misure potranno portare a una più elevata crescita“, ha afferma Visco, parlando al Forex. In seguito alla decisione della Bce, infatti, l’eruo si è svalutato rispetto al dollaro e dovrebbe continuare a farlo anche nei prossimi mesi. Ciò avvantaggerà le esportazioni italiane, in un momento in cui il nostro Paese conta molto sull’export, a causa della stagnazione del mercato interno
Visco, tuttavia, è tornato sul grave problema dell’economia illegale, che intacca il nostro sistema economico e danneggia la crescita. “L’intrusione della corruzione e della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale rimane su livelli intollerabili“, ha ribadito il governatore di Bankitalia.
Il governatore della Banca d’Italia ha poi promosso la riforma delle banche popolari avviata da Renzi e Padoan. In proposito, Visco ha sottolineato che con l’abolizione del voto capitario, quello per cui ogni socio vale un voto a prescindere dalle azioni possedute, “la più ampia partecipazione dei soci in assemblea riduce il rischio di concentrazioni di potere in capo a gruppi organizzati di soci minoritari“.
Infine, una precisazione sull’acquisto dei titoli di Stato italiani nell’ambito dell’operazione di quantitative easing lanciata dalla Bce: Visco ha spiegato che gli acquisti della Banca d’Italia “potrebbero essere dell’ordine di 130 miliardi”
Riguardo alla crescita dell’economia italiana, ieri anche Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review e oggi direttore esecutivo al Fondo monetario internazionale, ha fatto previsioni ottimistiche: nel 2015 il Pil italiano “potrebbe andare anche sopra” lo 0,6% stimato dalla Commissione Ue nelle previsioni di inverno, ha detto Cottarelli all’Ansa. “Il calo dei prezzi petroliferi – ha spiegato – può avere un impatto molto importante per l’Italia“. Gli ultimi segnali “sono abbastanza positivi”, ha sottolineato.
V.B.