
In Messico, nello stato di Guerrero, sono stati trovati 61 cadaveri in un forno crematorio abbandonato di Acapulco. L’area geografica è la stessa in cui scomparvero 43 studenti nel settembre scorso dopo una settimana di scontri con la polizia. Le circostanze di questa scomparsa restano ancora oscure e mentre tutto il Paese si chiede ancora come sia potuto accadere e che fine abbiano fatto arriva ora la notizia di questo ritrovamento. Tra i 61 corpi, molti dei quali in avanzato stato di decomposizione, ci sono persone di tutte le età, compresi i bambini. Le autorità locali hanno precisato che i cadaveri non sono stati bruciati, ma coperti con calce e lenzuola bianche. Non è ancora chiaro se si tratti di persone decedute che dovevano essere cremate o se siano vittime della criminalità organizzata. La macabra scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione di alcune persone che vivono vicino al forno crematorio e che non riuscivano più a sopportare il forte odore proveniente dalla struttura.
Questa zona è una delle più violente e criminali del Messico. Qui, per esempio, le scuole funzionano solo perché presidiate dai soldati che devono proteggere gli insegnanti presi di mira dalla malavita. Gli studenti scomparsi nella città di Iguala sarebbero stati consegnati dalla polizia locale ai Guerreros Unidos, una banda di narcotrafficanti risultata legata al sindaco della città e che vedeva nel gruppo di ragazzi una minaccia alle proprie losche attività. Che fine hanno fatto nessuno ancora lo sa, e a meno che non si scopra che fanno parte dei corpi ritrovati ora rimarrà a lungo un mistero. Soprattutto per i genitori dei ragazzi che non si arrendono alle spiegazioni “fasulle” delle autorità e che continueranno a cercare i propri figli.
F.B.