Lotta alle mafie, ‘straordinari’ delle forze dell’ordine in tutta Italia

Agente dell'Antimafia (ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images)
Agente dell’Antimafia (ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images)

Non solo Roma, dove i carabinieri hanno sventato un’organizzazione di matrice camorristica nella zona sud est della capitale, dove al momento hanno arrestato circa 61 persone, eseguendo altrettanto ordinanze di custodia cautelare in carcere, nella Capitale, in provincia e in altre località italiane. Nelle scorse ore, infatti, particolarmente intenso è stato il lavoro delle forze dell’ordine di contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata.

Colpita ancora una volta la ‘ndrangheta e le sue ramificazioni nel Nord Italia, con oltre venti ordinanze di custodia cautelare in carcere o ai domiciliari eseguite tra Calabria, Emilia Romagna e Lombardia, in una operazione antidroga della Polizia di Reggio Calabria. Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina. Alcuni degli arrestati sono inoltre accusati di aver cagionato la morte per overdose di un uomo.

Contestata anche l’estorsione, in quanto, al fine di vedersi pagata la cessione di alcune dosi di sostanza stupefacente, la madre di uno degli acquirenti è stata minacciata di averla fatta pagare cara al figlio se non fosse stata lei a saldare il debito. Smantellata un’articolata associazione criminale con base operativa a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, con un raggio di influenza dallo stesso capoluogo a Villa San Giovanni.

Sono tre invece gli omicidi contestati a quattro persone ritenute affiliate ai clan camorristici degli “Birra – Iacomino” e “Ascione – Papale”, entrambi operanti nel Comune di Ercolano. Si ritiene che siano essi  mandanti ed esecutori di delitti consumatisi nell’ambito di uno scontro armato dai contorni molto violenti tra i due gruppi camorristici, che intendevano acquisire il controllo del territorio.

Un blitz congiunto di Polizia e Carabinieri ha portato all’esecuzione di diverse misure cautelari in carcere, a carico di appartenenti ai clan mafiosi locali, accusati di traffico di droga, estorsione detenzione di armi. Tutto è partito anche stavolta da un omicidio, quello di Mario Rizzo, avvenuto a Rutigliano, in provincia di Bari, brutalmente freddato un bar del centro con diversi colpi alla testa. L’omicidio sarebbe legato al tentativo di controllo sul territorio provinciale messo in campo dal clan Campanale, attivo nel capoluogo pugliese.

GM