Furti nelle abitazioni, è allarme sociale

Ladro di appartamento (foto Thomas Trutschel/Photothek via Getty Images)
Ladro di appartamento (foto Thomas Trutschel/Photothek via Getty Images)

Assolutamente allarmante del numero di furti in abitazione commessi nell’ultimo anno, rilevato dal Censis: 689 al giorno, cioè 29 ogni ora: uno ogni due minuti. Secondo la ricerca, in dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell’ultimo anno, la crescita è superiore al 5%. Si tratta di un aumento molto più accentuato rispetto all’andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all’andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%).

E’ il Nord Ovest a guidare la graduatoria delle aree della Penisola con più furti dei cosiddetti “topi d’appartamento”: 92.100, aumentati del 151% nel decennio. Un quinto dei furti complessivi poi si hanno in appena tre province, Milano, Torino e Roma, mentre è Asti la provincia con più furti per numero di abitanti: praticamente un abitante ogni cento si è ritrovato  la casa svaligiata. Forli-Cesena è infine la provincia  che ha subito il maggior incremento: qui i furti d’appartamento sono triplicati in un decennio.

Tra le grandi città, più che raddoppiati i furti a Milano, mentre sono aumentati di più di una volta e mezzo a Firenze e Torino. Ma contestualmente aumenta anche l’attenzione delle forze dell’ordine per questo tipo di reato: nel 2013 sono state denunciate a piede libero per furti in abitazione 15.263 persone (+139,6% rispetto al 2004), di cui 1.366 minori (il 9% del totale). E sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori (il 7,3% del totale). I detenuti per furto in abitazione e furto con strappo sono 3.530 nel 2014, con una crescita del 131,9% rispetto al 2007.

Commentando i dati diffusi oggi dal Censis sui furti nelle abitazioni, il viceministro della Giustizia Enrico Costa ha dichiarato: “I furti e le rapine in appartamento sono reati di forte allarme sociale, che creano disagio e preoccupazione nei cittadini, colpiti non solo nel patrimonio, ma nell’intimità della loro vita privata. Il fenomeno fa registrare una evoluzione: si colpiscono sempre più le attività produttive, le aziende, i capannoni, e si asportano mezzi e strumenti di lavoro. In un momento di crisi economica, in molti casi questo rischia di essere il colpo di grazia per chi è già in difficoltà”.

Il membro  dell’esecutivo Renzi ha quindi rilevato che “spesso questi furti si trasformano in vere e proprie rapine. Accanto alla prevenzione e alla ricerca dei responsabili, occorre introdurre norme che garantiscano una pena effettiva per gli autori ed un prolungato percorso riabilitativo con il costante monitoraggio dell’autorità pubblica”; Costa ha concluso: “Troppo spesso, infatti, attraverso strumenti processuali che consentono di abbattere sensibilmente la pena, i responsabili tornano in circolazione con effetto quasi immediato. Con il Ministro Orlando abbiamo allo studio adeguamenti normativi che consentano di porre rimedio a tali criticità operando sulle fattispecie delittuose interessate”.

GM