Scuola, ultimatum del governo al Parlamento

Davide Faraone (screenshot Youtube)
Davide Faraone (screenshot Youtube)

“Il Governo darà tempo al Parlamento fino alla metà di aprile per l’approvazione del Ddl sulla scuola, poi procederà per decreto”, parola del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, intervistato da Radio Popolare a 48 ore dal Consiglio dei Ministri in cui il pacchetto scuola del governo, attesissimo e frutto di quello che è stato definito un lavoro di mesi, non solo non è stato presentato sotto forma di decreto, ma non si è trasformato nemmeno in un disegno di legge.

Spiega Faraone: Noi abbiamo due carte: la prima è quella che preferiamo ed è quella del Parlamento: in tempi rapidi il Parlamento approva il Disegno di Legge e ci consente di fare sia la riforma della scuola che l’assunzione dei precari. La seconda carta è quella che siamo pronti a giocare se il Parlamento dovesse perdere tempo e non ci dovesse consentire di assumere gli insegnanti precari in insegnanti di ruolo e non avesse la maturità di comprendere che la riforma va fatta entro quella scadenza, ed è la carta del Decreto Legge per l’assunzione dei precari e della Legge delega per altri temi che possono essere trattati con tempi un po’ più lunghi”.

A Faraone replicano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura: “Forse al governo va di scherzare: chiedere al Parlamento di approvare entro il 15 aprile un Ddl che affronti complessivamente la riforma della scuola è un ricatto nei confronti del Parlamento stesso e un’offesa verso studenti, insegnanti e genitori. Per rispettare quei tempi bisognerebbe correre all’impazzata, abolendo ogni spazio di confronto e approfondimento. Il governo ha fretta di mettere una bandierina, mentre a noi interessa affrontare erisolvere con serietà i problemi della pubblica istruzione”.

Questa la posizione dei pentastellati: “Lo ribadiamo: a nostro parere l’unica soluzione di buonsenso e chiara consiste nello spacchettamento delprovvedimento, dando al reclutamento dei docenti un canale preferenziale per consentire l’approvazione di un provvedimento in tempi rapidi. Tutto il resto della riforma, se davvero si vogliono coinvolgere tutte le forze politiche e lavorare in un clima costruttivo, deve viaggiare su un altro canale, che preveda tempi meno stringenti”.

GM