Pannella confessa: “Ho un figlio segreto”

Marco Pannella (Ernesto Ruscio/Getty Images)
Marco Pannella (Ernesto Ruscio/Getty Images)

“Eravamo a Napoli, io uscivo dall’università, lei più giovane di me. Una ragazza napoletana con il cognome francese. Ci incontrammo e ci amammo con tutta la tenerezza possibile ma senza la volontà di concepire. Invece accadde”, questo il racconto dello storico leader radicale, Marco Pannella, a Fabrizio Roncone, che l’ha intervistato per “IO donna” nella sua rubrica “A domanda risponde”. Un Pannella inedito che svela particolare di quasi mezzo secolo fa: “Erano gli anni dell’aborto clandestino di massa, a migliaia abortivano in casa… Pensai che ogni decisione dipendesse da lei. Feci un passo indietro”.

Prosegue il leader radicale: “Anni dopo, da alcuni compagni di classe, seppi che aveva deciso di portare a termine la gravidanza”. Roncone poi gli domanda: “Ha mai cercato di vederlo, quel bambino?”.  Secca la risposta di Pannella: “No, avrei mancato di rispetto a entrambi, a lui e a sua madre”. Qualche giorno fa a una televisione locale abruzzese, Pannella aveva raccontato: “Coloro che mi conoscono sanno che qualche figlio c’è in giro. Mo’ non saccio chhiù se ci rimase, ma comunque almeno uno c’è. Ormai li ho persi di vista completamente”.

L’85enne leader di tante battaglie civili non dice come si chiama il figlio, ma dà qualche input su chi possa essere la madre: “Era napoletana, ma con il cognome francese”. Infine su un’eventuale seconda paternità: “Non sono sicurissimo se sia mio o del marito”. Pannella non è nuovo a sortite sulla sua vita privata e sul suo passato; nel maggio 2010, intervistato dal Tg5, ammise: “Sono legato da 40 anni a Mirella Paracchini, ma ho avuto tre, quattro uomini che ho amato molto. Non c’è mai stata alcuna gelosia con lei. Potevamo avere, e avevamo, anche altre storie”.

Nella stessa intervista, rivelò: “Con Mirella ci abbiamo riflettuto tanto ad avere un figlio. Ma io non ne ho mai avuto voglia. Anche se ho un forte dubbio su una ragazza che conobbi tanti anni fa, Gabriella. Chissà se non ci sia un cinquantenne in giro che mi somiglia fin troppo”.

GM