Rozzano, imprenditore ucciso nella sua azienda

I giardini di Rozzano (OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages)
I giardini di Rozzano (OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages)

Un uomo di cinquant’anni, Luca Tromboni, proprietario di una ditta di viti e bulloni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nelle prime ore del mattino. L’uomo è un imprenditore dell’hinterland milanese e si trovava all’interno della sua azienda, a Quinto de’ Stampi, una frazione di Rozzano. La gestione della ditta che produce viti dal 1967, anno in cui il padre, ora 81enne, aveva fondato la società, era dell’uomo assassinato e del fratello. Il corpo dell’imprenditore è stato scoperto dalla madre, che vive all’interno del comprensorio in cui si trova anche l’azienda e era andata a verificare se il figlio avesse dormito nel capannone.

Due i colpi di pistola, uno al petto e l’altro alla testa, che farebbero pensare a un’esecuzione; escludono la rapina i carabinieri di Rozzano, che stanno seguendo il caso, anche se il cinquantenne non aveva precedenti e sul movente è giallo. Nell’azienda non manca nulla e alla vittima non è stato portato via nemmeno il portafogli che teneva in tasca. Sono intanto iniziati gli interrogatori dei dipendenti e di alcuni clienti della ditta, che peraltro parrebbe non avere alcun problema dal punto di vista economico.

Tromboni, che viveva in Brianza con la moglie e il figlio quindicenne, viene inoltre descritto come un gran lavoratore che entrava in azienda alle 6 e usciva solo a tarda sera. Anche ieri sera era rimasto a lavorare fino alle 23.30, poi su questo omicidio cala il mistero: saranno i rilievi medico-legali e l’autopsia a provare a chiarire qualcosa in più.

GM