
Di lei, nel suo Paese di origine, la Romania, non si avevano notizie da tempo; inoltre, nel luglio del 2014 una sua parente, che risiede in provincia di Bergamo, aveva sporto denuncia ai carabinieri. Nelle scorse ore, dopo una lunga e articolata indagine, i militari dell’Arma sono riusciti a ritrovare una ragazza romena di 16 anni, che era finita in un giro di prostituzione a Roma.
Per questo motivo, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Roma hanno arrestato 5 persone, tra cui la madre e il compagno della giovane, ritenute responsabili, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile. La zia dell’adolescente, che con la sua denuncia aveva dato il via alle indagini, aveva raccontato di una telefonata incorsa con la nipote, nella quale questa confidava di essere stata portata in Italia da un connazionale e che questi la stava costringendo a prostituirsi vicino Roma.
Immediate sono scattate le indagini, che hanno appunto consentito l’arresto della madre e del compagno della minore, raggiunti in Romania dal mandato di arresto europeo. Questi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, erano ben consapevoli dell’attività svolta dalla giovane e per tutto il periodo in cui l’adolescente è stata in Italia, sfruttata dal suo connazionale, si sarebbero fatti inviare parte del denaro.
Gli inquirenti hanno anche identificato numerosi clienti della giovane ragazza romena che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Secondo quanto si apprende, tra loro ci sarebbero politici e imprenditori. La 16enne, che si prostituiva nel quartiere Eur, nelle scorse settimane al centro delle polemiche per l’ipotesi di farne una “via del sesso”, è stata affidata ad una struttura di prima accoglienza.
GM