Valanga in Val Susa, due morti

Sciatore fuoripista (Mike Powell  /Allsport)
Sciatore fuoripista (Mike Powell /Allsport)

Un gruppo di diversi sciatori, almeno cinque, che si trovava fuori pista è stato travolto stamattina da una slavina, caduta dal Monte Terra Nera, in Valle di Susa, nel torinese; ad avere la peggio un franco-italiano, guida alpina e volontario del soccorso alpino, e un francese, mentre una terza persona è stata estratta dalla neve ed è stata portata all’ospedale di Susa, senza gravi conseguenze. Il gruppo era rifornito di tutto l’occorrente per i fuoripista, ovvero segnalatori elettronici, Abs e pale.

La vittima franco-italiana è Luca Prochet, 53 anni, residente a Briançon, fino al 31 dicembre 2014 direttore regionale della scuola tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. Gli sciatori erano stati portati fuori pista con un elicottero della Pure Ski Company & Helicopter Service, compagnia francese di stanza all’eliporto di Sauze d’Oulx, che organizza trasbordi in eliski, pratica che dopo questa tragedia finirà probabilmente di nuovo al centro delle polemiche.

Grande la commozione per la scomparsa di Prochet, come spiega Aldo Galliano Presidente Regionale del Sasp, Soccorso alpino speleologico piemontese: “Tutto il soccorso alpino è scolvolto da questa disgrazia ed il pensiero va alla moglie e ai due figli”. La guida alpina viene ricordata con le sue stesse parole, rilasciate in un’intervista: “Il tecnico di elisoccorso è un uomo dal sangue freddo, perché nel momento decisivo e in pochi secondi prende da solo decisioni che determinano talvolta la vita o la morte delle persone da soccorrere”.

E ancora: “Il tecnico di elisoccorso ha una responsabilità enorme, lui quel giorno è lì da solo a risolvere un problema e se c’è uno sbaglio è lui che l’ha fatto. Non possiamo permetterci di avere persone non perfettamente formate e capaci delle migliori abilità”. Oggi però esperienza, responsabilità e sangue freddo non hanno evitato che fosse lui stesso vittima di una tragedia.

GM