Papa Francesco “Il mondo non distolga lo sguardo dai cristiani perseguitati”

Più martiri cristiani ora che nei primi secoli
(Andreas Solaro/Getty Images)

Nel Lunedì dell’Angelo Papa Francesco è tornato a chiedere aiuto per i cristiani nel mondo «perseguitati, esiliati, uccisi, decapitati» in ragione della loro appartenenza religiosa. Un richiamo forte  preceduto poche ore prima dal monito del Cardinal Bagnasco. «Sono i nostri martiri di oggi – ha osservato il Pontefice –  e sono più numerosi che nei primi secoli della Chiesa»ha detto durante la preghiera “Regina Coeli”  dalla finestra su piazza San Pietro. Francesco ha invitato la comunità internazionale a non assistere  «muta e inerte, che non distolga lo sguardo di fronte a tale inaccettabile crimine, che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani più elementari». Un richiamo forte, drammatico, non disgiunto dal messaggio di gioia della Pasqua «A tutti e a ciascuno non stanchiamoci di ripetere: Cristo è risorto – ha ricordato Papa Francesco – Ripetiamolo con le parole, ma soprattutto con la testimonianza della nostra vita – ha proseguito il Pontefice – La lieta notizia della Risurrezione dovrebbe trasparire sul nostro volto, nei nostri sentimenti e atteggiamenti, nel modo in cui trattiamo gli altri». Ed ha aggiunto: «In Gesù e, in Lui, per il Battesimo, anche noi siamo risorti, siamo passati dalla morte alla vita, dalla schiavitù del peccato alla libertà dell’amore. Ecco la buona notizia che siamo chiamati a portare agli altri. La fede e la speranza dovrebbero trasparire nel nostro volto, nei nostri atteggiamenti e nel mondo con cui trattiamo gli altri. Annunciamo la resurrezione di Cristo quando piangiamo con chi piange, ridiamo con chi ride, quando con la nostra testimonianza aiutiamo chi è alla ricerca della fede».  Annunciamola dalle periferie, iniziando da chi è ai margini della società, ha sottolineato Francesco.  «Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». La Galilea, ha detto, «è la `periferia´ dove Gesù aveva iniziato la sua predicazione; e di là ripartirà il Vangelo della Risurrezione, perché sia annunciato a tutti, e ognuno possa incontrare Lui, il Risorto, presente e operante nella storia». «Anche oggi lui è con noi qui in piazza»  ha detto. E salutando la folla ha aggiunto:: «Leggete ogni giorno un piccolo passo del Vangelo sulla Resurrezione: vi farà bene».

Armando Del Bello