
Sulle frasi del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che darebbe sei mesi di tempo per sgomberare i campi rom, poi manderebbe le ruspe, il Vaticano rompe il silenzio e si esprime attraverso il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: “Sono posizioni estreme, assurde, come quelli che dicono ‘I musulmani? Li ammazzerei tutti’ o ‘I migranti? Vadano tutti a casa loro’. Sono frasi stupide, e non varrebbe nemmeno la pena perdere tempo per commentarle”.
Il cardinale – raggiunto telefonicamente all’estero – aggiunge: “Cosa vogliamo pretendere da Salvini? Lo fa per scopi elettorali, sa che quando dice queste cose la percentuale degli amici aumenta. Io credo che non ci sia nessuno che possa dire cose come questa”. L’alto prelato precisa: “Certo i rom sono un problema e creano problemi: ma è proprio questa la questione, affrontare il problema, cercare una soluzione, che comunque non è facile”.
Gli fa eco monsignor Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Cei: “Nella Giornata Internazionale dei Rom il pensiero dovrebbe andare ai 170 mila, di cui 40 mila ancora nei campi, che vivono nel nostro Paese ma che non sono ancora riconosciuti come minoranza”. Monsignor Perego, una vita spesa per i diritti dei migranti, aggiunge: “L’attenzione dovrebbe essere rivolta a superare i campi rom, non certo radendoli al suolo, ma con un percorso di integrazione e di accompagnamento per chi ancora ci vive”.
Dunque, le frasi del leader leghisa sono indice di “ignoranza. Salvini ha detto una cosa insensata. La politica deve essere costruzione non demolizione”. Parole del genere “denotano una non conoscenza della situazione. La Lega continua ad affrontare temi tanto urgenti e importanti affidandosi alla demagogia”.
GM