
I conti dormienti, ovvero quelli che non vengono movimentati da molto tempo, ma anche gli assegni circolari non incassati, i fondi di investimento e i libretti postali dimenticati a breve verranno trasferiti in un fondo pubblico creato appositamente per risarcire il risparmio frodato e mai diventato operativo. In questi giorni infatti sia le banche che le poste stanno trasmettendo al Ministero del Tesoro le informazioni relative a tutti questi conti sopra nominati. Comunque, non vi allarmate ancora è possibile recuperare queste somme.
In primis, sarà necessario verificare appunto se si è titolari o meno di conti dormienti, o se magari se ne è ereditato uno. La Consap è l’incaricata dal Ministero del Tesoro di gestire le domande di rimborso dei conti. La domanda deve essere presentata sul sito online dell’ente appena citato. Successivamente bisogna compilare il modulo di rimborso fornito dalla Consap sul rapporto trasferito al fondo vittime di reati finanziari. Questo modulo dovrà poi essere accompagnato per legge dal documento d’identità del richiedente e dall’attestazione di devoluzione delle somme al fondo stesso, rilasciata dall’intermediario finanziario presso il quale giacevano gli importi.
Una volta che si ha tutto il necessario e che il modulo è stato compilato – ricordandosi di indicare l’Iban dell’eventuale beneficiario – bisogna inviare la domanda alla società pubblica tramite raccomandata, posta certificata o consegnata a mano presso la sede Consap (Via Yser 14, 00198 Roma). Nel caso in cui i documenti fossero completi e l’istanza ricevibile, la Consap provvederà alla liquidazione degli importi entro 2 o 3 mesi sul conto indicato nelle domanda.
BT