Anna Frank, ecco chi rivelò alla Gestapo il suo nascondiglio

Anna Frank
Anna Frank (Youtube)

Anna Frank era una ragazzina ebrea nata in Germania nel 1929 e trasferitasi poi insieme al padre, alla madre e alla sorella maggiore ad Amsterdam quando Hitler prese il potere. Quando nel 1940 la Germania invade anche l’Olanda la famiglia Frank prova invano a fuggire negli Usa. Non riuscendoci il padre di Anna decide di nascondere tutta la famiglia. Insieme a Hermann van Pels, un suo dipendente ebreo come lui, e con l’aiuto di altri due impiegati, Johannes Kleiman e Victor Kugler, Otto allestisce un nascondiglio nella casa sul retro dell’edificio in Prinsengracht 263 che ospita la sua impresa.

La clandestinità di Anna e della sua famiglia dura più di due anni, periodo nel quale lei scrive il famoso Diario. Nessuno aveva mai capito come avessero fatto i tedeschi, dopo così tanto tempo, a scoprire il nascondiglio di Anna Frank e della sua famiglia. Adesso, a 70 anni di distanza da quegli eventi, arriva la rivelazione su chi tradì la famiglia Frank. Lo scrivono due giornalisti fiamminghi Jeroen de Bruyn e Joop Van Wijk in un libro pubblicato in questi giorni. Secondo le loro indagini a compiere il tradimento fu Nelly Voskuijl, la sorella della protrettrice di Anna Frank, una donna che aiutava Anna e la famiglia a sopravvivere in clandestinità. Secondo queste scoperte la Voskuijl, che lavorava come dattilografa per il papà di Anna, cominciò di sua spontanea volontà a collaborare con la Gestapo dopo l’invasione tedesca.

A causa di questa soffiata vennero tutti arrestati e deportati ad Auschwitz. Della famiglia Frank sopravvisse alla guerra solo il padre che, venuto in possesso dei fogli scritti da sua figlia durante la clandestinità, si occupò di far pubblicare il diario nel 1947. Grazie a questo la vicenda di Anna Frank e della sua famiglia diventa una testimonianza conosciuta in tutto il mondo.

F.B.