Meningite, la Toscana corre ai ripari

Farmaci contro la meningite (Kevork Djansezian/Getty Images)
Farmaci contro la meningite (Kevork Djansezian/Getty Images)

Si sono tenuti ieri i funerali di Anna Limongello, giovane di 31 anni ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Arezzo e ultima vittima in ordine di tempo della diffusione della meningite che dall’inizio dell’anno ha colpito tra le 15 e le 20 persone, uccidendone quattro. Commosso il ricordo della giovane donna da parte di un’amica: “Era determinata e dolcissima. Si era messa a lavorare subito dopo aver finito la scuola e non ha mai smesso. Negli ultimi tempi con un obiettivo: risparmiare per poter iniziare la vita insieme con il suo fidanzato. C’era riuscita, come le riusciva tutto”.

Intanto la Toscana non sta a guardare e corre ai ripari per frenare la diffusione della infezione batterica da meningococco di tipo C, causata dal Neisseria meningitidis, nota più comunemente come meningite. La previsione è di circa mezzo milione di vaccini, 310mila dei quali nella fascia tra 11 e 20 anni, a cui viene offerto il richiamo gratuito, come spiega una nota della Regione: “E’ la strategia più efficace per proteggere la popolazione, contenere la diffusione e limitare il più possibile la circolazione del batterio, sottolineano dall’assessorato”.

Prevista inoltre la vaccinazione gratuita di tutti coloro, tra i 21 e i 45 anni, “che sono entrati in contatto e hanno frequentato gli stessi ambienti di vita delle persone che si sono ammalate di meningite da meningococco C”, anche se questa ultima decisione è ancora tutta da decifrare e potrebbe riguardare tranquilliamente 150-200mila toscani. La Regione, infine, rassicura rispetto agli allarmismi delle ultime ore, spiegando di non essere affatto in difficoltà: “Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità si sono complimentati con la Regione Toscana per come ha gestito e sta gestendo la vicenda meningite”.

GM