“La disparità di retribuzione uomo/donna è uno scandalo”

Pope Francis lead his open-air weekly audience in St. Peter's Square on April 29, 2015 at the Vatican.  AFP PHOTO / VINCENZO PINTO        (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Papa Francesco in udienza in piazza S. Pietro (Vincenzo Pinto/Getty Images)

La settimanale udienza del mercoledì di piazza San Pietro, oggi si è distinta per una splendida luce solare che ha illuminato il volto di Papa Francesco. Il Pontefice deve averne approfittato per affrontare con rinnovato vigore il tema su cui ha voluto concentrarsi oggi: la parità di retribuzione tra uomo e donna. La questione della parità di genere sta a molto a cuore per il Santo Padre, che solo pochi giorni fa si era schierato con nettezza dalla parte delle donne ridiscutendo l’intero tema della “costola d’Adamo” di biblica memoria. “Come cristiani – ha parlato Papa Francesco – dobbiamo diventare più esigenti rispetto alla tutela sociale della ‘dignità del matrimonio’ e sostenere il diritto alla eguale retribuzione per eguale lavoro; perché si dà per scontato che le donne devono guadagnare meno dell’uomo? La disparità di retribuzione tra uomo e donna è uno scandalo. Serve uguale retribuzione per uguale lavoro”.

Bergoglio non si è ovviamente limitato a stereotipate enunciazioni, ma ha proseguito ampliando la portata del suo discorso e denunciando il maschilismo sociale (ben più che serpeggiante) che spesso è causa della crisi della famiglia, soprattutto di quella cosiddetta tradizionale: “Ancora oggi, l’uomo tende a volere dominare – ha aggiunto Francesco -; criticare l’emancipazione femminile come causa dei problemi familiari equivale alla viltà di Adamo che accusò Eva di avergli offerto la mela dell’albero proibito”. E ha aggiunto: “Il mondo del lavoro deve imparare a riconoscere come ricchezza sempre valida la maternità delle donne e la paternità degli uomini, a beneficio soprattutto dei bambini”.

L’ultima osservazione era riferita in particolare alle difficoltà che i giovani fanno per crearsi una famiglia, un progetto di vita che comprenda anche la venuta al mondo di nuove vite, ecco le parole del Pontefice: “Tanti giovani non si sentono di sposarsi, c’è questa cultura del provvisorio, tutto è provvisorio, niente è definitivo, è una delle preoccupazione di oggi, perché non si sposano? perché preferiscono una convivenza e tante volte anche una convivenza a responsabilità limitata”.

CM