Infertilità, il piano del ministro Lorenzin per combatterla

Beatrice Lorenzin (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
Beatrice Lorenzin (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

C’è anche la proposta “di allungare il bonus bebè ai primi cinque anni di vita” tra quelle fatte oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della presentazione oggi a Roma del Piano per la fertilità. Spiega la responsabile del dicastero nel suo intervento: “Il Piano per la fertilità è il pilastro di un intervento più grande che coinvolgerà altri ministeri e non durerà solo per questa legislatura. L’obiettivo è informare i cittadini sulla durata della fertilità e su come proteggerla da comportamenti a rischio. Inoltre, servirà a fornire l’assistenza sanitaria qualificata promuovendo una rete tra medici di medicina generale, i pediatri e i consultori”.

La Lorenzin ha annunciato: “Abbiamo deciso di indire un Fertility day che si terrà il 7 maggio per informare i cittadini sulla fertilità e su come proteggerla. Abbiamo scelto questa data perché è nel mese della festa della mamma”. Il ministro sottolinea: “Serve una inversione del trend demografico nel Paese, altrimenti avremmo difficoltà a mantenere il welfare. Abbiamo inoltre analizzato i dati dell’infertilità in Italia: sono sottostimati e sottovalutati e non c’è consapevolezza piena tra la popolazione”.

Il ministro Lorenzin rileva ancora: “C’è un grande aumento delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovanissimi, tra gli under 20, e questo crea molti problemi alla fertilità. Fare prevenzione quindi sui nostri giovani è un elemento che non può essere trascurato, riguarda la loro salute”. Quindi invita alla prevenzione: “Molto spesso la coppia arriva ad un medico perché si accorge di non riuscire a fare figli troppo tardi, quando se prese in tempo, spesso le problematiche di infertilità sono risolvibili”. Secondo la Lorenzin, “un approccio sanitario non risolve i problemi della natalità in Italia. Carenza di servizi e mancanza di sostegni alle famiglie sono le vere problematiche. Per questo puntiamo molto anche sul bonus bebè”.

I numeri del fenomeno

Nel corso della presentazione del piano, illustrati alcuni dati: tra le cause di infertilità, c’è il tabagismo a cui si associano spesso una maggiore sedentarietà, maggior consumo di alcool e rischio di obesità. Si è dimostrato che la compresenza delle suddette variabili negative è sufficiente ad abbattere le chances di gravidanza spontanea in un anno solare dall`83% al 38%. Inoltre si rileva che su 10 coppie, il 20% circa ha difficoltà a procreare per vie naturali, quando 20 anni fa la percentuale era circa la metà.

Sottolinea Eleonora Porcu, Presidente del Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause d’infertilità: “Ci sono malattie che incidono sulla fertilità che sono sottovalutate. Bisogna evitare i comportamenti inappropriati e le cattive abitudini eccesso, alcool, fumo per esempio. Tutti aspetti, come quello delle malattie trasmissibili, che la popolazione generale non conosce. Certo, la medicina non può fare miracoli ma porre rimedi ad alcune situazioni che hanno portato ad infertilità. Anche quando si pensa che fecondazione assistita possa risolvere tutti i mali è sbalgliato. I medici vanno interpellati per tempo”.

GM