
Rompono il muro di silenzio e il riserbo tenuto fino a oggi sulla vicenda i genitori dei compagni di classe di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto a Milano cadendo dal quinto piano di un albergo ormai quaranta giorni fa. Al Tg1, due mamme – intervistate da Stefano Edel – raccontano: “Non sanno darsi una spiegazione di quello che è accaduto. I nostri figli sostengono che Domenico era tranquillo e che è stato piacevolmente in loro compagnia e sembrava apparentemente sereno”.
Le madri dei ragazzi non ci stanno nemmeno rispetto alle accuse di mancanza di amicizia nei confronti di Domenico Maurantonio: “Tutti quanti i ragazzi stimavano Domenico, gli erano molto amici. Non c’era alcun motivo per voler male a questo ragazzo. Tanto per dirne una, per il suo compleanno gli avevano regalato una bicicletta. Penso che anche questo sia la dimostrazione dell’affetto che li legava”, ha proseguito una delle due mamme.
Il padre di uno dei rappresentanti di classe della scuola frequentata da Domenico Maurantonio si dice invece pronto a incontrare i genitori del ragazzo deceduto in circostanze misteriose: “Noi siamo disponibili a incontrare la signora Antonia e il signor Bruno, tant’è che la scorsa settimana, a un mese dalla morte di Domenico, molti di noi erano presenti, con i nostri figli, alla messa di suffragio”.
Nel frattempo, proprio i genitori di Domenico accompagnati dal loro legale Eraldo Stefani sono andati a Milano per incontrare il pubblico ministero titolare delle indagine Claudio Gittardi e il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Entrambi sono stati ascoltati per circa tre ore dagli inquirenti, in particolare su alcuni aspetti della tragedia e su alcune affermazioni fatte nei giorni immediatamente successivi all’evento.
GM