
Su internet si trovano tante bufale e tanta informazione spazzatura. Ma la giovane Bronte Doyne non cercava semplicemente i suoi sintomi su google o su qualche forum di appassionati di medicina, lei si era affidata ad un sito istituzionale, il sito internet della Fondazione del cancro fibrolamellare, che ha sede negli Stati Uniti ed è legata alla Casa Bianca. Insomma un’istituzione seria che forniva spiegazioni dettagliate che effettivamente sembravano combaciare con i sintomi di cui la giovane soffriva. Eppure i medici non solo ignoravano le sue parole, ma la deridevano e la prendevano in giro dicendole che non aveva niente e che per guarire doveva smetterla di cercare su google la sua malattia. Pochi giorni dopo quelle parole, pochi giorni dopo che un medico le ha detto “Se vuoi puoi dormire qua in ospedale, ma noi non abbiamo niente da fare con te, tu non hai nessuna malattia”, la 19enne Bronte è morta. Il cancro al fegato dal quale i medici le dicevano con così tanta sicumera di averla guarita era tornato e proprio come lei continuava a dire il suo era un carcinoma epatocellulare fibrolamellare, una specie di tumore che ha altissime probabilità di tornare e di essere letale anche dopo operazioni e cure che sembrano andate a buon fine. Ma per i medici nulla di tutto ciò era vero solo perché veniva dalla paziente, una giovane paziente secondo loro “fissata” con internet e un po’ paranoica.
La madre della giovane racconta: “Ci hanno semplicemente sconsigliato di continuare a fare ricerche su Google. Ci hanno detto che l’operazione avrebbe curato totalmente il tumore ma le informazioni trovate online dicevano altrimenti. Abbiamo chiesto insistentemente se c’erano possibilità secondo loro che il cancro tornasse, e loro ci hanno detto che le nostre preoccupazioni non avrebbero aiutato la ragazza”. Solo adesso, dopo che una giovane vita se n’è andata e forse poteva essere salvata l’ospedale di Nottingham ammette di aver sbagliato, dice di non aver prestato “attenzione sufficiente” ai racconti della ragazza e di dover “entrare nell’era digitale”.
F.B.