
Se Papa Francesco “sconfesserà le apparizioni della Madonna” a Medjugorje “rischia lo scisma”: ad affermarlo è Vittorio Messori, giornalista e scrittore italiano, considerato uno dei principali autori di saggi di ispirazione cattolica, in un’intervista a RadioUno nel 34esimo anniversario della prima apparizione a sei giovani veggenti nella cittadina dell’Erzegovina. Secondo Messori, “se si sconfessassero non i vescovi ma le apparizioni addirittura temo qualcosa come uno scisma, perché Medjugorje ha rappresentato in questi anni il maggior movimento di masse di una cattolicità malridotta, dopo il Concilio”.
Lo scrittore ha ricordato che “a Medjugorje o ha ritrovato la fede oppure ha rafforzato una fede un po’ impallidita”, ma di fronte a tanti che ipotizzano una presa di posizione del Pontefice a conclusione dei lavori della Commissione di inchiesta vaticana che sarà netta e risoluta, Messori ritiene invece che “la decisione sarà interlocutoria”. Il noto saggista ha concluso: “Se continuerà ad essere autorizzato il culto ci sarà probabilmente un riconoscimento di quella chiesa come santuario, senza però fare riferimento all’origine di questo santuario”.
Qualche settimana fa, Papa Francesco, nel corso di un’omelia a Santa Marta, aveva sostenuto: “L’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più”. Resta però il fatto che Medjugorje è divenuto uno dei santuari mariani più visitati al mondo, con oltre 40 milioni di pellegrini che lì si sono diretti dal 24 giugno 1981, giorno della prima apparizione della Vergine Maria a sei giovanissimi, a oggi. Nel marzo 2010, la Santa Sede ha formato una Commissione internazionale di inchiesta per indagare sui fatti, composta da vescovi, teologi ed altri esperti, presieduta dal cardinale Camillo Ruini.
GM