
Le guardie zoofile OIPA di Milano hanno effettuato numerosi sopralluoghi presso un’abitazione privata in un comune dell’hinterland milanese, a sud del capoluogo meneghino. I controlli, partiti dopo una segnalazione, hanno portato alla luce un vero e proprio canile lager che un uomo con la passione per la caccia aveva ricavato nel proprio seminterrato. Sei gli animali ritrovati, quattro maschi e due femmine, di cui una cieca, tutti meticci da caccia.
Gli animali erano reclusi in tre piccoli recinti in condizioni igienico-sanitarie pessime: la pavimentazione completamente ricoperta di feci e urina, così come il pelo dei cani, i quali per il forte stress erano divenuti coprofagi. Il cacciatore dava loro da mangiare pane ammuffito e gli animali erano reclusi in cantina, tanto che non erano nemmeno portati a passeggiare. Le guardie zoofile, affiancate dai militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno provveduto al sequestro penale dei cani, mentre il proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali.
L’operazione è stata spiegata nei dettagli da Paola Papi, coordinatrice del nucleo di guardie zoofile OIPA di Milano e provincia, la quale ha commentato: “Le condizioni in cui abbiamo trovato questi cani dimostrano che la considerazione della quale godevano era pari a quella che si può avere per un oggetto inutile. Tuttavia questi sequestri attestano che l’epoca in cui il vuoto legislativo permetteva di disporre a piacimento della vita degli animali è finita da tempo. Le leggi ora ci sono e soprattutto c’è chi lotta ogni giorno per farle rispettare”.
GM