
Una grana si è abbattuta poco fa sull’amministrazione comunale meneghina guidata da Giuliano Pisapia: il vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris ha infatti lasciato la giunta. “Si tratta di una decisione presa dopo approfondite riflessioni sugli ultimi mesi di lavoro, che hanno messo in evidenza difficoltà non più sormontabili nella prosecuzione della mia attività amministrativa per il venir meno del rapporto di fiducia con una parte della maggioranza in Consiglio comunale”, ha spiegato da De Cesaris.
La vice di Pisapia, considerata personalità forte all’interno dell’amministrazione, ha più volte minacciato le dimissioni, ma stavolta fa sul serio: “Soprattutto in vista delle importanti scelte che attendono la giunta in quest’ultima fase del proprio mandato, che richiedono una grande coesione e la massima condivisione politica possibile, ho ritenuto opportuno rimettere le deleghe”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe legata a una lite in consiglio comunale circa un’area cani da 20mila euro da far nascere nel parco Trapezio a Santa Giulia.
Nella sua lettera di dimissioni, però, la De Cesaris non fa riferimento a episodi specifici: “Penso di aver svolto e portato a compimento il mandato per il quale sono stata nominata” – spiega il vicesindaco – “Un mandato che ha comportato sfide impegnative ed il raggiungimento di importanti risultati, per i quali voglio ringraziare tutti i miei collaboratori e i lavoratori della pubblica amministrazione, che con impegno, cordialità ed affetto hanno condiviso con me progetti, battaglie ed obiettivi. Voglio inoltre ringraziare il sindaco Giuliano Pisapia, che mi ha offerto un’occasione straordinaria e che ha fatto di Milano una città in grado di volare, al centro dell’attenzione internazionale”.
In serata è stata la volta di Luigi Nieri, vice sindaco di Roma che ha presentato le sue dimissioni “irrevocabili” a Ignazio Marino. Nella decisione hanno influito anche le ultime polemiche sui suoi contatti con la coop di Salvatore Buzzi, finiti anche nella relazione degli ispettori prefettizi su Mafia Capitale, le pressioni del PD e del gruppo consiliare di Sel. Ho svolto i compiti delicatissimi che mi sono stati affidati con la più grande umiltà e serietà, con onestà e trasparenza, senza mai rinunciare ai miei profondi e radicati valori e ideali di sinistra» ha dichiarato Nieri al momento dell’addio.
GM