Marino sotto assedio, tra abbandoni e critiche alla città

Ignazio Marino (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Ignazio Marino (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Due assessori della giunta Marino che lasciano nel giro di poche ore: tocca prima a Guido Improta, con delega ai Trasporti, di fatto estromesso dallo stesso primo cittadino che lo ha criticato per la gestione della vicenda Atac. Nelle scorse ore, è stata poi la volta di Silvia Scozzese, assessore al bilancio entrata in amministrazione per sostituire la predecessora Daniela Morgante, ad aprile dell’anno scorso, che ha motivato la sua scelta in una lunga lettera indirizzata proprio a Ignazio Marino. Caso o volontà politica vogliono che entrambi siano considerati “renziani”.

Sottolinea tra l’altro la Scozzese dando le dimissioni: “Abbiamo compiuto scelte rilevantissime, che hanno inciso su vecchie abitudini, su procedure, su assetti societari e su tutto ciò che doveva essere riformato. Ho lavorato perché il risanamento incidesse sugli sprechi, sulle diseconomie e sul malcostume, cercando sempre di evitare la riduzione degli stanziamenti per i servizi alla città”. Ma – rileva l’assessore dimissionario – “in meno di un anno il quadro è radicalmente cambiato”.

Ecco le accuse della Scozzese: “Da un po’ di tempo, tuttavia, registro l’affievolimento di questa azione ed il compimento di scelte che a me appaiono in contraddizione con le finalità che insieme ci eravamo dati. Condivido la necessità di potenziare la spesa nei settori relativi ai servizi alla città, ma essa non può essere costruita al di fuori degli ambiti di tipicità e di correttezza degli atti amministrativi, ambiti che devono costituire e rimanere il faro della nostra azione quotidiana”. Secondo quanto si legge nella missiva, proseguirebbe la pratica degli affidamenti diretti. In un’intervista alla Scozzese, ‘Il Messaggero’ fa un paragone con il sistema Buzzi-Carminati, a cui l’ormai ex assessore risponde: “Rilevo che c’è un ritardo nel fare le gare e ho chiesto lumi agli uffici”.

L’assessore dimissionario ringrazia Marino ma ritiene “siano venute meno le condizioni della mia permanenza in giunta e per questo con la presente sono a rassegnare le mie dimissioni” e che la macchina amministrativa abbia bisogno, “prima di ogni altra cosa, di recuperare efficienza ed equità nella distribuzione dei benefici che eroga ai cittadini nel pieno rispetto delle regole e dei principi che disciplinano l’azione amministrativa”.

I retroscena

Dietro le dimissioni dei due assessori, tante le voci e le supposizioni; innanzitutto viene rilevata la vicinanza politica al presidente del Consiglio, anzi – nello specifico – da parte della Scozzese al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio. In secondo luogo viene delineato lo scenario di una forte opposizione alla volontà del sindaco Marino di sforare del Patto di stabilità. La scelta, osteggiata dai due assessori, sarebbe invece al centro di una trattativa per far rientrare Sel, che dopo le dimissioni del vicesindaco Luigi Nieri ha annunciato l’appoggio esterno.

Sulla rottura con la Scozzese interviene anche Sergio Rizzo in un lungo articolo sul ‘Corriere della Sera’, dove tra l’altro si evidenzia: “Di sicuro, nel rapporto fra il sindaco di Roma Ignazio Marino e il suo assessore al Bilancio di crepe ce ne sono state diverse. Niente di personale, ovvio. Se in soli due anni ben due assessori che hanno in mano i cordoni della borsa gettano la spugna ci dev’essere qualche altro motivo”. Si pensa intanto anche alle sostituzioni: la situazione più chiara sembra la delega ai trasporti, con Ennio Cascetta e Anna Donati, già assessore alla Mobilità a Bologna e a Napoli, in pole position. Vicesindaco potrebbe essere promossa Marta Leonori, mentre è stallo totale per quel che riguarda l’assessorato al bilancio, ora che sembra essersi inabissata l’ipotesi Marco Causi.

 

GM