
“Emma Bonino si comporta come se si fosse dimessa dal partito. Lei non opera più da militante ed esponente radicale. Ha contatti con tutto il mondo tranne che con noi. Tanto per lei il problema è di continuare a fare parte del jet set internazionale”, ad affermarlo è lo storico leader dei Radicali, Marco Pannella, nel corso di una conversazione con il conduttore radiofonico Massimo Bordin, voce di Radio Radicale.
Insiste Pannella: “Con noi non parla. Adesso gira, va a destra, va a sinistra, va in Tunisia, ma mai un momento è venuta a discutere con noi. Che c…o faccia lo sappiamo solo da qualche indiscrezione o dalla stampa”. E aggiunge: “La Bonino può andare in qualsiasi posto, io no. Io sto cercando di andare dal presidente della Repubblica, che è molto impegnato. Se è lei che vuole un appuntamento, lo ottiene in cinque minuti”.
“In tutte le sue nomine c’entravo sempre io. Lei invece lavora molto ma mai con noi”, spiega ancora Pannella, riferendosi alla storica militante, che da qualche mese ha combattuto e vinto la battaglia contro il cancro. Poi fa riferimento a un episodio specifico: “La Bonino fece chiamate a mezza Italia per impedire che Feltrinelli pubblicasse un libro sulle lettere che mi aveva mandato Matteo Angioli dall’Australia, con la prefazione di Carlo Ripa di Meana e Angiolo Bandinelli. Disse che se il libro fosse uscito, lei si sarebbe dimessa dal partito radicale. Il libro non è mai stato pubblicato, ma lei è come se si fosse dimessa”.
Non si è fatta attendere la replica della dirigente radicale, che nel maggio scorso ha anche incontrato Papa Francesco, da cui ha ricevuto il sostegno per la sua battaglia contro la malattia: “Il libro che non avrei fatto uscire? Chiedete a Pannella”. Quindi sull’addio ai Radicali: “Ma siete scemi? Io sono iscritta a quel partito a 2.500 euro al mese”.
GM