Salute del cervello: la birra fa bene, il vino no

birra
(foto Pixabay)

La birra è meglio del vino. Detta cosi potrebbe sembrare una pubblicità di una “bionda” da sorseggiare fresca durante una giornata afosa d’estate, ma questo non è altro che il risultato di uno studio tedesco pubblicato su ‘Alcohol and Alcoholism’. Infatti, sembra che bere vino, faccia più male al cervello che mandar giù birra. In particolare, il vino creerebbe problemi all’ippocampo, area cerebrale associata a memoria e senso dello spazio. Una scoperta particolarmente allarmante per chi ama brindare col vino. Nello studio gli psichiatri hanno confrontato la fotografia del cervello di un gruppo di alcolisti con quello di adulti sani, scoprendo che l’ippocampo è fino a 10 volte più piccolo nei bevitori di vino.
“Si tratta del primo studio che ha indagato sull’impatto del tipo di bibita alcolica preferita sul volume cerebrale di persone con dipendenza da alcolici”, precisano gli autori. Nello specifico per i non alcolisti l’ippocampo era di 3,85 ml, nei bevitori di birra di 3,4 ml, negli amanti di altri alcolici di 2,9 m e nei bevitori di vino di appena 2,8 ml. Un team di ricercatori dell’Università di Gottingen hanno, inoltre scoperto che chi eccede con la birra ha anche livelli più bassi di omocisteina nel sangue, nello specifico, il composto la cui presenza è legata a più alto rischio di cardiopatie, ictus e demenza.
Una delle teorie elaborate dai ricercatori è che due ingredienti della birra, vitamina b e folati, possano favorire a l’eliminazione dell’omocisteina. Comunque il consumo di vino è stato collegato a una serie di benefici per la salute, fra cui la riduzione del colesterolo e della pressione alta. Se bevuto con moderazione può aiutare a ridurre il pericolo di cardiopatie, ictus e alcuni tumori.

Giovanni Remigare