Spagna, i tori si ribellano: 4 persone uccise nel week end

 

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Un  fine settimana di morte in Spagna. Quattro le persone rimaste uccise dai tori durante le feste del fine settimana. Tra questi un giovane  di 29 anni a Lerin, in Navarra. Dall’inizio di luglio i morti  in «encierros» e feste popolari che hanno come protagonisti i tori sono stati sette: un numero altissimo rispetto al passato

Una  stagione delle corride in Spagna iniziata male e continuata peggio. Lo spettacolo del festival di San Isidro, patrono di Madrid, primo appuntamento stagionale nel tempio della corrida, la Plaza de toros de Las Ventas, è stato interrotto dopo che  tutti e tre i matador erano feriti gravemente da due tori  di mezza tonnellata. Lo spettacolo è durato appena un’ora. Qualcosa di simile era accaduto solo nel 1979, quando per lo stesso motivo vennero sospese addirittura due corride. Alla festa popolare di Lerin, in una cornice più modesta, il sangue dello sfidante non è mancato e  questa volta l’esito è stato mortale. Per qualche minuto nella piccola arena i ragazzi sono corsi intorno al toro tentando di confonderlo con traiettorie incorniciate. Una sfida che poggia tutto sul tempismo e confida nella mancanza di imprevisti. C’è stato il primo, non la seconda. Uno degli sfidanti passando per l’ennesima volta radente al toro e cercando subito dopo la via di fuga ha fatalmente perso l’appoggio sul terreno cadendo al suolo. E’ il momento di massima vulnerabilità. In questi casi l’unica chance di cavarsela è affidata al tempismo degli altri sfidanti nel riuscire a distrarre ill toro. Ma la caduta era troppo prossima all’animale che in un attimo era già sopra la sua vittima,. Incornato contro la paratia di legno, subito pallido, il ragazzo è stato portato a braccia , vero un’uscita della piccola arena. La situazione  è apparsa subito disperata, con il piccolo gruppo di soccorritori che richiamava a gran voce l’ausilio dei sanitari. Dopo pochi attimi era caricato sull’ambulanza. E sia capiva che  il ragazzo molto difficilmente avrebbe sfidato ancora la possente mole di un toro. Per sopraggiunta saggezza, infermità perpetua o pace eterna. E’ sopraggiunta la terza.