E’ accaduto a Malaga, presso l’arena denominata La Malagueta. Una ragazza, Virginia Ruiz, attivista per i diritti degli animali ha fatto irruzione nell’arena poco prima che il torero desse il colpo mortale al toro ormai agonizzante, steso su un lato nella sabbia dell’arena. “Ho sentito un grido di dolore e ho agito d’impulso” ha detto la ragazza che si è gettata sull’animale facendo scudo con il suo corpo. “Mi ha guardato negli occhi – ha spiegato Virginia – e spero mi abbia sentita. Ho cercato di dargli il mio conforto prima che lasciasse questa terra. Quel salto nell’arena non era programmato, volevo solo fare delle fotografie”. Il gesto della donna e stato coperto dai fischi e dalle proteste del pubblico: ci sono stati sputi, urla e grida. Solo un manipolo di attivisti ha sostenuto la ragazza. Virginia è stata portata via di peso dall’arena e trattenuta in una stanza, mentre il toro veniva finito con il colpo mortale. Dovrà pagare ora una multa di 6000 euro.
Nonostante la tauromachia rimanga profondamente radicata nella cultura iberica l’opposizione alle corride periste e si diffonde in Spagna, anche per il costo che le manifestazioni hanno in termini di vite umane. Quest’anno le vittime nelle feste popolari sono state già sette, ben quattro nell’ultimo fine settimana. Secondo gli attivisti vengono tenute in vita per il turismo e sono finanziate anche dall’Unione Europea, sebbene indirettamente, con i fondi destinati agli allevamenti.
Armando Del Bello