
Uno dei primi atti di Luigi Brugnaro da sindaco di Venezia fu ritirare dalle scuole i libri di favole con riferimenti alle differenze di genere, religione, nazionalità e culture che invece la precedente amministrazione Orsoni aveva introdotto, delegando la consigliera Camilla Seibezzi. Spiegò il neoeletto primo cittadino: “L’avevo detto in campagna elettorale e l’ho semplicemente fatto: ho dato indicazione perché vengano ritirati dalle scuole comunali – resteranno naturalmente nelle biblioteche – i libri gender, genitore 1 e genitore 2: sono temi che non devono riguardare i bambini, materie da lasciare ai loro genitori, nella piena libertà di scelte degli adulti”.
A quasi due mesi da quella decisione, sulla questione è intervenuto Elton John. Il cantante sulle questioni di genere si era era già schierato contro Dolce&Gabbana, quando gli stilisti, nel corso di un’intervista a Panorama avevano dichiarato di ritenere l’unione eterosessuale – e dunque la famiglia “tradizionale” – come l’ambiente più adatto alla crescita dei figli. Come fu durante la polemica con D&G anche questa volta il baronetto interviene con un post su Instagram postando la copertina di ‘The family book‘ di Todd Parr: “Questo è uno dei libri di storie preferiti della famiglia Furnish – John (si riferisce a sè e al suo compagno) e racconta di un mondo totalmente inclusivo in cui le famiglie sono di tutte le forme, dimensioni e colori. E, soprattutto, le famiglie sono una questione d’amore. I nostri figli lo adorano” .
Elton John ha proseguito con un duro affondo: “Dalla parte opposta abbiamo Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia che appare estremamente sciocco. Ha stupidamente scelto di politicizzare libri per bambini, vietando titoli di libri che raccontano di famiglie omosessuali che vivono felici e contente. Così, invece di favorire un mondo basato sull’inclusione, la tolleranza e l’amore, sostiene una società futura che è discriminante e favorisce l’ignoranza. La meravigliosa Venezia sta senza dubbio affondando, ma non tanto rapidamente quanto il cafone bigotto Brugnaro”.
La replica di Brugnaro è arrivata via Twitter: “Caro Elton John lei mi offende per sostenere le sue ragioni ma credo che rappresenti bene solo l’arroganza di chi è ricco e può fare tutto”. E ancora, in un altro tweet: “Caro ricco Elton John, lei che ama così tanto la mia Città, oltre a comprarsi una casa, quali risorse ha mai offerto per salvare Venezia?”. Infine, interpellato da ‘Il Fatto Quotidiano’: “Il vizio di fondo è stata l’arroganza culturale con cui una visione personalistica della società è stata introdotta nei nidi e nelle scuole per l’infanzia di Venezia, senza chiedere niente a nessuno, neanche alle famiglie”.
GM