L’appello del Papa sui migranti: “Basta stragi”

L’appello del Papa sui migranti: “Basta stragi, serve cooperazione”
(VINCENZO PINTO/Getty Images)

Bisogna “cooperare con efficacia per impedire questi crimini, che offendono l’intera famiglia umana”.  Queste le parole che Papa Francesco  ha rivolto durante l’Angelus alle recenti stragi di immigrati nelle stive delle navi e nei cassoni dei camion. “Purtroppo nei giorni scorsi numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi. Per tutti questi fratelli e sorelle, prego e invito a pregare” ha detto ai numerosi fedeli. Bergoglio ha poi aggiunto: “In particolare mi unisco al cardinale Schoenborn, che oggi e’ qui presente, e a tutta la Chiesa in Austria nella preghiera per le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, trovate in un camion sull’autostrada Budapest-Vienna”. Il Papa ha esortato la folla in piazza San Pietro  a pregare silenziosamente per tutti i migranti :”Affidiamo ciascuna di esse alla Misericordia di Dio, la frontiera tra bene e male non passa fuori di noi ma piuttosto dentro di noi, nella nostra coscienza. Gli atteggiamenti esteriori sono la conseguenza di quanto abbiamo deciso nel cuore” Bergoglio ha anche spiegato che Gesù sottolinea il primato dell’interiorità del cuore: “Pertanto il cuore che dev’essere purificato e convertirsi. Senza un cuore purificato, non si possono avere mani veramente pulite e labbra che pronunciano parole sincere di amore, di misericordia, di perdono. Quanto male fanno alla Chiesa e danno scandalo quelle persone che vanno spesso in chiesa ma nella vita quotidiana trascurano la famiglia, parlano male degli altri e così via”, ha detto ancora Francesco all’Angelus. “Questa e’ una contro-testimonianza cristiana”.

Il Papa ha poi concluso ricordando che sabato, ad Harissa, in Libano, “è stato proclamato Beato il Vescovo siro-cattolico Flaviano Michele Melki, martire. Nel contesto di una tremenda persecuzione contro i cristiani, egli fu difensore instancabile dei diritti del suo popolo, esortando tutti a rimanere saldi nella fede. Anche oggi, in Medio Oriente e in altre parti del mondo, i cristiani sono perseguitati. La beatificazione di questo Vescovo martire infonda in loro consolazione, coraggio e speranza. Ma sia anche di stimolo ai legislatori e ai governanti perché ovunque sia assicurata la libertà religiosa; e alla comunità internazionale perché si ponga fine alle violenze e ai soprusi”. Infine ha salutato i fedeli augurandogli una buona domenica esortandoli anche a chiedersi “dove e’ il mio cuore?” evitando ogni tipo di “doppia vita”.

B.R.