Claudio Salini, di 56 anni, ingegnere e fondatore dell’omonimo gruppo specializzato nel settore costruzioni e grandi opere, è morto ieri sera in un tragico incidente stradale avvenuto a Roma su via Cristoforo Colombo. L’imprenditore si trovava a bordo della sua Porsche quando – per cause ancora da accertare – si è schiantato contro un albero all’altezza di via Giustiniano Imperatore. Dei rilievi si occupa la polizia municipale.
Salini ricopriva il ruolo di amministratore delegato del Gruppo ICS Grandi Lavori Spa, azienda nata nel 2005 e con appalti sulle grandi opere sia in Italia che all’estero. Il gruppo, si legge sul suo sito Internet, vanta un portafoglio lavori per “700 milioni di euro”, contando “più di 15 cantieri aperti in Italia e nel Bacino del Mediterraneo, una cifra d’affari in lavori di oltre 1 miliardo di euro e con la costante e parallela attività di consolidamento nel mercato attraverso una holding finanziaria, una società di costruzioni ‘S.A.L.C.’, un Consorzio Stabile, diverse società consortili e una società di progetto per iniziative immobiliari” L’incidente è avvenuto intorno alle 23.30.
Nei mesi scorsi, l’ingegnere, cugino più giovane dell’ad di Salini Impregilo, Pietro Salini, era stato oggetto di minacce da parte di una gang del Casertano che pretendeva il pagamento di un credito di 1,8 milioni. A occuparsi del caso, arrestando la banda, erano stati i carabinieri del Nucleo investigativo di via Selci, i quali avevano spiegato che il gruppo “stava già effettuando gli appostamenti per il rapimento lampo”.
GM
