Solidarietà agli indagati per la morte di Andrea Soldi, 45 anni, deceduto dopo essere giunto all’ospedale Maria Vittoria in seguito a un Tso arriva in queste ore via Facebook da un gruppo che si chiama ‘Psichiatriainpiemonte’ e che pubblica un vero e proprio comunicato a difesa dello psichiatra coinvolto, Pier Carlo Della Porta, indagato nell’inchiesta condotta dal pm Raffaele Guariniello. Per la morte del 45enne sono indagati, oltre allo psichiatra, i tre vigili urbani torinesi intervenuti per praticare il Tso.
“In questo momento a ciascuno di noi potrebbe toccare l’angosciante ruolo del capro espiatorio e non vorremmo mai trovarci soli in un’analoga tempesta”, si legge nel documento, che chiarisce: “In quanto professionisti dei servizi psichiatrici sentiamo di dovere di esprimere vicinanza umana e solidarietà al collega psichiatra e agli operatori coinvolti nella tragedia che è costata la vita ad Andrea Soldi. Non intendiamo togliere nulla alla gravità dell’accaduto, al cordoglio per Andrea e alla vicinanza ai suoi familiari e amici”.
Nel contempo, i firmatari vogliono “essere vicini dal punto di vista umano anche agli operatori (medico, agenti di polizia municipale, infermieri) che svolgendo il proprio lavoro si sono ritrovati al centro di un battage mediatico che li ha condannati senza appello”. Nessuna intenzione di sostituirsi ai magistrati, dunque, “ma i punti di vista da approfondire sarebbero numerosi. Qui ci limitiamo a quello di più stretta attualità: il trattamento sanitario obbligatorio non ha lo scopo di contenere la pericolosità dei pazienti, nè un arbitrario esercizio di violenza istituzionale, ma un atto medico… ed è il criterio della sofferenza, non della pericolosità sociale, che guida gli atti medici…”.
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GM
