
Londra vuole bloccare la migrazioni all’origine. Nell’ambito degli sforzi per arginare l’esodo che sta travolgendo l’Europa il governo britannico ha intenzione inoltre di lanciare un’offensiva militare e di intelligence contro i trafficanti di esseri umani. Lo ha detto esplicitamente il cancelliere britannico George Osborne durante il G20 di Ankara: “Dobbiamo sconfiggere queste bande criminali che fanno commercio della miseria umana e mettono a rischio la vita delle persone” chiarendo che “un piano per una Siria più stabile e in pace” deve necessariamente prevedere la lotta contro la “radice del problema: il malvagio regime di Bashar al-Assad e i terroristi dell’Isis”. Secondo il Sunday Times il premier David Cameron cercherà di ottenere il via libera del parlamento ai raid entri i primi giorni di ottobre. E in un articolo sul Telegraph, anche l’ex arcivescovo di Canterbury e leader anglicano George Carey invita Cameron a intervenire in Siria con “raid aerei e altra assistenza militare” per “schiacciare” l’Isis “una volta per tutte”. Intanto lo stesso David Cameron riferendo alla Camera dei Comuni ha reso noto che già in agosto due miliziani dell’Isis , cittadini britannici. sono stati uccisi in Siria con un attacco compiuto da un drone della Raf in agosto. Cameron ha precisato che l’attacco del drone è avvenuto nella città di Raqqa, considerata la capitale dello Stato islamico, il 21 agosto. Il principale obiettivo era il jihadista britannico Reyaad Khan, che, secondo il premier, «stava pianificando specifici e barbarici attacchi contro l’Occidente». Secondo l’intelligence di Sua Maestà il terrorista progettava di colpire durante «commemorazioni di alto profilo» che sono avvenute nel corso dell’estate nel Regno Unito. Il secondo britannico ucciso nell’attacco era un affiliato dell’Isis, Rahul Amin. Cameron ha riconosciuto che l’uccisione mirata di un cittadino britannico in un Paese straniero è qualcosa «senza precedenti» nei tempi moderni ma il premier è pronto a considerare attacchi simili in Siria e Libia qualora «ci fosse una minaccia diretta al popolo britannico». Per il premier dunque del drone era “del tutto legale”. Lo stesso Cameron ha rivelato che i servizi di sicurezza britannici hanno sventato almeno sei attacchi terroristici contro il Regno Unito negli ultimi 12 mesi. Per Cameron la minaccia islamista è “più forte che mai”.
ADB