Pestato autista del bus: “Avevo solo suonato il clacson”

Autista di un bus (Chris Hondros/Getty Images)
Autista di un bus (Chris Hondros/Getty Images)

“Ieri pomeriggio ero fermo al piazzale di La Rustica con il 447 ma non potevo passare perché c’erano due macchine ferme una destra e una sinistra. Ho suonato perché volevo che le macchine si spostassero. Una ragazza che si trovava nella macchina ferma a sinistra si è affacciata e mi ha fatto un gesto come a voler dire ‘non mi sposto posso fare come mi pare’. Ho insistito, la macchina si è spostata e sono riuscito a passare”, comincia così il racconto dell’aggressione subita da un autista di Roma Tpl, che ha deciso di denunciare quanto accaduto al portale RomaToday.

Il mezzo si ferma poi a uno stop e “a questo punto l’altro occupante della macchina, non la ragazza, è sceso, è venuto sotto al mio finestrino, e con un pugno lo ha rotto sbriciolando il vetro”. Una parte dei frammenti è finita sul viso dell’autista, il quale poiché perdeva sangue chiama un’ambulanza “e l’auto di assistenza della mia azienda”. Nel frattempo, “mi sono chiuso dentro l’autobus con l’aggressore che mi invitava ad andare via dicendo che non era successo niente”. All’arrivo dell’ambulanza, avviene poi una seconda aggressione, ancora più violenta.

“Sono sceso dalla macchina per farmi medicare e a quel punto mi hanno aggredito alle spalle un numero imprecisato di persone gonfiandomi di botte” – racconta ancora l’autista – “Non mi sono reso conto di quanti fossero perché sono arrivati da dietro massacrandomi con calci e pugni. Sono finito in ospedale con tumefazioni al volto e un’infrazione alla spalla sinistra. Nelle prossime ore deciderò se sporgere denuncia”.

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GM