
“ll giornalista doveva verificare prima quanto stava chiedendo. Il Papa ha risposto per quel che sapeva”, il direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi prova a chiudere così le polemiche sul viaggio negli States del sindaco di Roma, Ignazio Marino, dopo che sul volo di ritorno da Philadelfia anche Papa Francesco aveva preso parola, rispondendo alla domanda di un giornalista. Nel frattempo, dalla città americana arriva la conferma che l’invito al primo cittadino della Capitale è arrivato dal suo omologo Michael Nutter.
A riaprire però la questione ci pensa la trasmissione radiofonica ‘La Zanzara’, nel corso della quale un imitatore del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha telefonato a monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Questi non ha lesinato nel corso della conversazione giudizi negativi sul comportamento di Marino: “Certo che si è imbucato. Lui ci ha brigato. Ha cercato di sfruttare questa situazione, e questo fa imbestialire il Numero Uno. Il sindaco è una brava persona. Però nessuno lo ha invitato. Nessuno l’ha invitato. Il Papa era furibondo”.
Quindi monsignor Paglia ha espresso la propria preoccupazione in vista del Giubileo, sottolineando che “l’incidente” avvenuto negli Usa non agevola di certo i rapporti tra Comune e Santa Sede: “È questo il problema secondo me… Lui quando stava lì ha insistito per vederlo e questo ha fatto scocciare il Papa. Probabilmente Marino aveva qualcosa da farsi perdonare a Philadelphia, poi sta cercando in ogni modo un appoggio, ma con il nostro non funziona… Però indubbiamente questo mette un bel freno al rapporto”.
Dubbi sulle spese di viaggio
Ieri sera, intanto, il sindaco ha presenziato a una cerimonia a Ostia ed è stato contestato da un gruppo di militanti di Casapound. Sul versante politico si muove il Movimento 5 Stelle, che attraverso il capogruppo in Campidoglio Daniele Frongia fa sapere: “Nell’ambito della nostra azione di trasparenza sulle spese del Comune e delle sue aziende che è partita nel 2013 e che non si è mai fermata, estenderemo la richiesta di accesso agli atti per le spese del sindaco Marino anche a questo ultimo viaggio, sul qualche abbiamo forti dubbi di opportunità politica, visti i frequenti viaggi negli USA. Cercheremo di capire anche chi ha pagato per questa missione”.
Frongia ha infine ricordato un’altra questione aperta, quella della carta di credito comunale: “Nei giorni scorsi avevamo nuovamente sollecitato gli uffici del Comune a fornirci i dettagli delle spese del sindaco fatte con la carta di credito comunale. Per ora ancora non abbiamo ancora avuto risposte”.
GM